bittordino4Tensione in casa Sparacino – Bittordino  a  Modica. La famiglia doveva essere sfrattata stamani ma a causa del malore della donna e’ stato concesso un altro rinvio.

Nell’abitazione sono intervenuti i carabinieri, il 118 e il movimento dei forconi.

La tensione per lo sfratto, il minore in casa, un’anziana in precarie condizioni di salute, il muro umano del Movimento dei Forconi, l’ingresso dell’ufficiale giudiziario e del notaio, Ottaviano, l’intervento dei carabinieri, il malore, l’ambulanza. Sono gli attimi vissuti nell’appartamento di via San Giuliano all’asta da un anno di proprietà della famiglia Bittordino-Sparacino, già acquistato da un modicano e da uno sciclitano, quest’ultimo imputato per usura, dopo la denuncia della famiglia.

Si è conclusa con il terzo rinvio la giornata che è iniziata con tensioni e sfociata con un malore di Rosaria Bittordino, proprietaria dell’immobile, che ha accusato dolori lancinanti al petto, tant’è che dovuta intervenire l’ambulanza. Dopo un breve confronto tra l’ufficiale giudiziario, il notaio e l’avvocato della famiglia, Piero Sabellini, si è trovato un accordo: rinviare lo sfratto al 3 ottobre.

La richiesta della famiglia è  sospendere l’esecuzione dello sfratto in attesa degli esiti del procedimento che vede imputato di usura l’acquirente.  “La proroga permette ora di arrivare all’incontro del 20 settembre con il giudice dell’esecuzione per chiedere una sospensione – ha chiarito il legale –  in attesa poi dell’udienza del processo per usura di cui la coppia è vittima che si terrà il 20 ottobre”.

Il popolo dei forconi, con il leader, Mariano Ferro, ha lanciato un appello al capo della procura, Carmelo Petralia, <<perché questa è malagiustizia>>, ha detto il numero uno dei Forconi.

Viviana Sammito