operatori ecologici incatenati a modica“Ci dispiace molto per la situazione dei dipendenti della Ditta Puccia che si trascinano da troppo tempo le sofferenze per i mancati pagamenti. In questo periodo di transizione, di passaggio da una Ditta ad un’altra, la nostra priorità è fare in modo che gli stipendi vengano pagati. E’ impensabile che la Ditta Puccia non paghi gli stipendi per quattro mesi, a prescindere da ogni controversia tra la Puccia e il Comune. Le vertenze tra Comune e Ditta non devono in nessun modo inficiare il regolare pagamento delle spettanze” Queste le parole del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che da Roma, dove si trova per motivi istituzionali, ha avuto diversi contatti telefonici con i manifestati che hanno occupato l’aula consiliare di Palazzo San Domenico da ieri sera.

“Alla luce del pagamento effettuato 15 giorni fa alla Puccia di 400 mila euro, soldi usati per pagare solo un acconto della quattordicesima, nei prossimi giorni sarà versata una ulteriore tranche alla Ditta. Però questa volta chiederò al Prefetto che la Ditta si impegni formalmente al versamento di almeno due mensilità. In mancanza di solide garanzie, chiederò che il Comune possa provvedere direttamente al saldo delle mensilità, bypassando in questo modo la Ditta. Non vogliamo più rischiare di pagare la Puccia senza che i soldi arrivino ai dipendenti, per questo preferiamo versarli noi direttamente”.

Anche il presidente del Consiglio Comunale Roberto Garaffa, oggi è intervenuto sulla questione: “Esprimo viva solidarietà ai dipendenti della ditta Puccia che, in modo pacifico e con assoluta dignità, hanno occupato l’Aula Consiliare. Cinque mesi senza stipendio toglie la serenità e fa piombare nella povertà e disperazione. Auspico che l’amministrazione trovi immediatamente le somme per saldare oltre 3 milioni di arretrati alla ditta, affinché la stessa possa pagare fino all’ultimo centesimo i lavoratori. Somme che ogni cittadino a versato con la tassa sui rifiuti solidi urbani e che sono vincolate esclusivamente per il funzionamento del servizio, senza possibilità alcuna di essere spesi in altro modo”.

Nella foto sopra due operatori ecologici incatenati al Comune