Il Partito Democratico di Modica, in una nota stampa, interviene sull’amento vertiginoso dei positivi al covid-19. Nel documento si legge:

“Era abbastanza prevedibile che il ritorno della stagione invernale e le feste di fine anno avrebbero comportato un aumento dei contagi da Covid-19.

La scoperta di diverse settimane fa della velocità di trasmissione della variante “omicron” non ha fatto altro che trasformare questa prevedibilità in una certezza.

Prevedibile certezza per tutti tranne per chi, l’autorità sanitaria regionale, chiamata a programmare le dovute azioni per fronteggiare l’emergenza ha invece ritenuto di percorrere altre vie.

E le altre vie sono state quelle di smantellare progressivamente il sistema degli hub vaccinali riducendone il personale costringendo così gli utenti volenterosi a file interminabili ed eliminando pure la possibilità di poter fare tamponi a tutto favore delle farmacie private che si vedono prese d’assalto.

Nessun potenziamento – scrive nel documento il PD –  si registra nell’Usca, l’unità chiamata a monitorare i positivi al Covid e i loro contatti con la conseguenza che in questi giorni di picco di contagi la situazione è fuori controllo.




Sono infatti parecchi i casi di soggetti, già positivi, che decorso il periodo di quarantena previsto dalla legge attendono invano il secondo tampone molecolare per sapere come regolarsi e che di fatto sono “prigionieri sanitari” perché l’Usca non riesce a gestire la tempistica prevista dalla legge.

Altra sorte, ma non meno infelice, spetta a coloro per i quali viene riscontrata una positività tramite un tampone rapido: i tempi d’attesa prima che l’Usca intervenga e provveda a monitorare anche i contatti stretti del presunto positivo sono biblici.

Il positivo in attesa di verifica Usca è un prigioniero sanitario in cella di isolamento perché se

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