IMMIGRAZIONE: A LAMPEDUSA IN NOTTATA ALTRI 310 CLANDESTINIL’Associazione Hibiscus Onlus di Modica ha presentato presso la Prefettura di Ragusa un progetto per la prima accoglienza sanitaria di migranti, tutt’ora al vaglio del Prefetto Vardè.

Il progetto denominato “TEBAH” , (  “arca”  in lingua ebraica Tebah), termine che si incontra in esodo 2,3.5 che indica la cesta galleggiante sul Nilo in cui fu posto Noè fanciullo, si fonda su esclusive finalità di solidarietà sociale e di carità umana in favore dei migranti che giungono via mare sulle nostre coste e sbarcano presso le banchine del porto di Pozzallo.

In particolare il progetto che vanta due imponenti strutture adiacenti di 3200 mq con annessi presidi sanitari , si colloca come fiore all’occhiello della programmazione territoriale per logistica e capienza , ubicate  a poche centinaia di metri dal CPSA di Pozzallo ma ricadente nel territorio di Modica e precisamente in zona ASI quindi lontano dal centro abitato dove gli operatori possono serenamente lavorare per garantire efficaci interventi socio –sanitari per circa 900 ospiti. Esso si prefigge di attuare e promuovere ogni iniziativa nel campo dell’ assistenza medico-sanitaria, assistenza e sostegno di prima accoglienza, provvedendo a tutti quei bisogni primari e con particolare interesse alla prima assistenza dei bambini giunti in gran numero negli ultimi sbarchi.

La strutturazione progettuale ha destinato un’area per i più piccoli che potranno usufruire di appositi spazi attrezzati e climatizzati con servizi di eccellenza anche grazie alla collaborazione attiva con altri enti del non profit che l’Associazione Hibiscus ha avviato. Sono proprio cinque giovani mamme, donne e professioniste in ambito socio assistenziale e progettuale le socie fondatrici della Hibiscus che si sono fatte promotrici dell’ambizioso progetto che sarà illustrato in un convegno che si terrà a Settembre dove sarà presentata  una relazione sul tema Immigrazione con particolare attenzione alle modalità assistenziali applicate.