Il Gip di Ragusa, dopo la convalida, ha deciso di scarcerare il gestore dell’esercizio commerciale, un Pub di Modica, A.G., 43 anni, e il cognato A.M., 27 anni, collaboratore nell’attività.

I due erano stati arrestati lo scorso sabato dalla Polizia per detenzione di cocaina già confezionata in singole dosi e pronta per essere smerciata. I due erano agli arresti domiciliari. Poichè non avevano precedenti specifici il Gip ha deciso di scarcerarli ma con l’obbligo di presentazione giornaliera presso il Commissariato per la firma.




Come raccontato dalla Polizia, nell’ambito dell’attività di contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel territorio modicano, nella notte di sabato scorso gli Agenti avevano  tratto in arresto A.G. gestore del Pub nel centro storico con pregiudizi di polizia per reati contro la persona ed il patrimonio ed il cognato A.M., incensurato, collaboratore.

Il locale in questione nel tempo era stato attenzionato dagli uomini del Commissariato quale luogo di possibile spaccio di sostanze stupefacenti, per il continuo via vai di giovani che vi accedevano per pochissimi minuti, allontanandosi poi frettolosamente.

Il sistema usato dai due per l’immissione nel mercato modicano di droghe pesanti era riuscito più volte ad eludere i controlli di Polizia.

L’operazione antidroga portata a termine dagli uomini del Commissariato di Modica, nella serata di sabato scorso aveva così posto un freno all’attività di spaccio dei due, che questa volta sono stati colti in flagranza di reato e tratti in arresto.

Tale attività svolta, con servizi di appostamento mediante l’impiego di pattuglie, supportate dall’attività tecnica della Polizia Scientifica di Modica, aveva inizio nella tarda serata di venerdì scorso quando gli uomini del Commissariato, coordinati dal loro Dirigente, decidevano di bloccare uno dei giovani  che era entrato all’interno del locale, uscendo pochi minuti dopo.

La perquisizione eseguita dagli Agenti portava al rinvenimento di quattro  dosi di cocaina confezionate allo stesso modo di quella sequestrata al giovane bloccato prima nei pressi del locale, che A.G. ed il suo complice A.M. nascondevano all’interno di un telecomando, al posto delle pile.

Altre dosi venivano rinvenute all’interno di una interruttore  elettrico che veniva aperto dai A.G. e A.M.  al bisogno, mediante  un avvitatore elettrico nascosto sotto il bancone. E’ stato proprio il rinvenimento di tale attrezzo nelle vicinanze dell’interruttore posto vicino al bancone a tradire i due e a svelare il nascondiglio.

La perquisizione eseguita in tutti i locali dell’esercizio pubblico portava al rinvenimento di un bilancino di precisione e di materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di cocaina, che venivano posti in sequestro, assieme al denaro rinvenuto, provento dello spaccio.

Continua incessante comunque l’attività di controllo del territorio da parte della Polizia, finalizzata alla prevenzione e repressione  dei reati in genere con particolare riguardo al  fenomeno dello spaccio di stupefacenti al fine di limitarne il  consumo tra i giovani assuntori che spesso, per procurarsi il denaro, sono costretti a ricorrere a facili strade di guadagno anche mediante attività illecite.