Il consiglio comunale di Modica ha approvato a maggioranza, dopo quattro ore e mezzo tra dibattito, sospensione e riprese dei lavori i quattro punti relativi alle nuove aliquote TARI, IMU, TASI e IRPEF per l’anno 2015.

Agli atti è stata data la immediata esecuzione.

La seduta è stata però particolarmente accaldata; a sottolineare ciò è Piero Covato – Consigliere comunale Modica 2013 Ignazio Abbate Sindaco – che afferma: “ieri sera, nel corso della seduta del consiglio comunale abbiamo assistito all’ennesimo show personale del presidente del consiglio comunale. Sempre più con atteggiamenti da prima donna che da presidente super partes, quale dovrebbe essere per il ruolo che ricopre. Un presidente inviso sia a maggioranza che ad opposizione, che ha perso di credibilità e che non ha più il controllo della situazione. Non si era mai visto un presidente del consiglio sentirsi la prima autorità del comune, non si era mai visto un presidente del consiglio alzarsi indispettito e chiudersi nella sua stanza pretendendo che il sindaco andasse da lui a portare le proprie scuse. E’ stato lui ad incalzare il primo cittadino, legittimato dal voto popolare e non da una scelta politica, seppur sbagliata, come la sua. E non è la prima volta che ha atteggiamenti offensivi verso chi l’ha votato per metterlo sulla poltrona a cui è tanto attaccato. La settimana scorsa – dichiara ancora Piero Covato –  ha offeso pesantemente la mia dignità davanti a tutti, con un commento che nulla ha che vedere con il dibattito politico. Purtroppo non ha argomenti e quando qualcuno non ha argomenti passa alle offese personali. A lui che si lamenta dei bastoni tra le ruote che gli metterebbe il sindaco, vogliamo comunicare che ci risulta l’esistenza di alcune lettere scritte da dipendenti comunali del suo ufficio nelle quali si chiedeva il trasferimento verso altre mansioni. Evidente che le persone non riescono a stare alle dipendenze di quest’uomo e che non c’è un disegno volto a danneggiarlo togliendogli i collaboratori. O pensa che anche quelle lettere siano manovra occulta del sindaco? Vogliamo, anzi pretendiamo le sue dimissioni da una carica che non gli si addice assolutamente”.

Ma torniamo allo svolgimento della seduta. Presenti ventiquattro consiglieri la seduta si apre con alcune comunicazione del Presidente Garaffa e tra queste il fatto che il 30 settembre scade il termine per il bilancio di previsione 2015, così come arrivano con ritardo le delibere relative alla tariffe per le tasse il cui termine di scadenza è oggi e per portare gli atti adottati dalla giunta in consiglio comunale si sono fatti i salti mortali (parere della commissione bilancio e quello del collegio dei revisori dei conti resi in poche ore).

Il consigliere Giovanni Scucces fa riferimento ad una mozione di indirizzo presentata nel marzo scorso con altri consiglieri che ha ad oggetto l’analisi di alcune percentuali da applicare per la TASI rispetto alle tabelle che sono applicate. Attende ancora una risposta. Altro argomento inserito sono gli sgravi fiscali per alcune categorie di persone o situazioni esistenti all’interno dell’unità immobiliare.

Il presidente del collegio dei revisori dei conti consegna alla presidenza del consiglio comunale il parere alla Tari 2015 e all’imposta unica comunale (IUC) vuole dire IMU e TASI  che risulta favorevole.

L’assessore al bilancio, Enzo Giannone, affronta il tema ICU che ha tre componenti Tasi,Tari e IMU.

Le modifiche riguardano la correzione di alcuni refusi che erano emersi dal precedenti regolamenti.

Altre integrazione sono state inserite il titolo giuridico che riguarda la violazione della stessa natura sulla tassa dove è prevista una riduzione nel caso di reiterazione del non pagamento. Un fatto di civiltà giuridica

L’altro aspetto riguarda il ravvedimento dell’utente con una sanzione ridotta quanto dovuto. Poi è stato introdotta una serie di agevolazioni la TARI: confermate alcune agevolazione 2014 e  rafforzate altre come l’abitazione stagionale che passa dal 30 al 20 per cento, l’agevolazione a chi adotta un cane.

Poi la possibilità di avere uno sconto con famiglie che hanno in carico dei disabili, sconto del 30 per cento, sgravio per le strutture turistiche pari al 50 per cento. Misure che sono state concertate con le forze sociali al termine di riunioni fatte.

Il dibattito è aperto dal consigliere Tato Cavallino che rileva che nessuna risposta è stata data alla mozione illustrata dal consigliere Scucces.

La Po dei tributi, Giovanni Blanco, rileva che le misure sono state fatte a norma di legge, diverse  richieste sono state accolte e altre ne sono state aggiunte.

Il consigliere Ivana Castello chiede se è stata fatta una delibera sui costi specifici per ogni tassa e se sono mantenuti gli stessi servizi rispetto al 2014 considerato che non si conosce oggi il gettito.

La Po Giovanni Blanco specifica che se il gettito, mai preciso ma flessibile, sarà superiore al costo costituirà riduzione per il ruolo dell’anno successivo. Il consigliere Ivana Castello ritiene che se il gettito è superiore si fa un danno al cittadino. In pratica si sottraggono somme dal costo del servizio. E suggerisce il modo tecnico come ridistribuire le eccedenze del gettito ad ogni singolo utente.

L’Assessore al Bilancio ribadisce che si agisce su previsioni e quando vengono fuori nuove superfici si fa l’accertamento con le quali o si riduce il costo del prossimo ruolo o si restituisce il gettito superiore pagato, considerato che si è allargata la platea delle superfici tassabili.

Il consigliere Ivana Castello ritiene che la legge che il costo della TASI va fatto in modo analitico e non complessivo così come è stato fatto nel 2014 e riconfermato anche quest’anno. L’assessore Giannone sostiene che nell’elenco dei servizi c’è il costo analitico.

Il consigliere Vito D’Antona valuta che l’amministrazione nella situazione finanziaria in cui si trova e si augura che il piano pluriennale possa essere approvato.

Non essendo stato adottato il bilancio di previsione 2015 stasera si sta affrontando un tema,le tariffe, che hanno refluenza sul documento finanziario che ad oggi poteva essere presentato. La costruzione del bilancio con la necessità di conoscere i dati e stasera si sta decidendo cosa devono pagare i cittadini modicani. L’amministrazione doveva presentare prima il bilancio di previsione con i documenti a posto.

Nel merito sostiene che  non c’è una delibera sulla Tasi in presenza di un regolamento ed è necessario, invece, che ci sia per capire i costi indivisibili che potrebbero essere diversi rispetto a quelli dello scorso anno e poi conoscere l’aliquota. Valuta che la Tasi potrebbe essere annullata in coerenza con la richiesta fatta nel novembre scorso. Oggi si paga 1,85 per mille secco senza la previsione di alcuna riduzione laddove sarebbero necessarie visto che ci sono famiglie che non possono pagare questa tassa. Sarebbero utili quelle iniziative votate a ridurre la tassi. Non esiste una politica rigorose sulle spese.

Per quanto riguarda la Tasi, lo scorso anno si è avuto un accertamento superiore alla spesa, sulla scorta di un primato che è quello di aver fatto tre volte il rendiconto 2014.

C’è una differenza di 500mila euro tra introito e costo e adesso bisogna restituirla ai cittadini. Oggi c’è un aumento nella tariffa della Tasi si è passati dal 3,05 per mille al 3,58 per mille. L’amministrazione deve spiegare alla città la mancata restituzione dei 500mila euro e pare che non si voglia fare e dell’aumento della tariffa.

Rileva che le riduzioni dell’occupante unico e della famiglia con disabile era stato tolto dal regolamento da questa amministrazione e poi sono state reinserite, su proposta dell’opposizione, con merito nel nuovo regolamento.

Il presidente del collegio, Aiello, spiega che se non vengono presentate delibere relative ad aliquote nell’anno 2015 entro il 30 settembre, sono confermate le aliquota del 2014.

Il consigliere Luigi Giarratana valuta che la politica dell’amministrazione non è approssimativa; non vengono toccate le aliquote e quindi una politica di stabilità. Grazie alla lotta all’evasione ha permesso una riduzione della tassazione generale a favore dei cittadini come quello ad esempio della riduzione dell’aliquota, proposta dal consigliere Grassiccia e condiviso dalla maggioranza, in caso di  affido di un cane nel nucleo familiare. La riduzione del 50% delle aliquote degli alberghi è un input per il comparto turistico.

Il consigliere Concetto Puccia chiede se l’abbattimento del 50% dell’aliquota riguarda solo gli alberghi o tutte le strutture ricettive. La PO Blanco conferma che riguarda tutte le strutture.

Il consigliere Giovanni Spadaro propone alcuni emendamenti tendenti a diminuire l’aliquota per particolari condizioni familiari che costituiranno oggetto di emendamento.

Il sindaco, Abbate, nella replica sostiene che per quanto riguarda le tariffe con l’introduzione della Tari si è cambiata la filosofia dei costi sull’unità immobiliare che sono schizzati in alto. Il lavoro fatto dall’ufficio tributo è egregio; per quanto riguarda l’aliquota dell’unico occupante 3,28334 euro a metro quadro, rispetto al 2013 l’aliquota è andata a scendere. Si è omesso di dire che rispetto alle cose dette dal consigliere D’Antona alla aliquota riferita inferiore calcolata dalla precedente amministrazione andava aggiunto il 10 per cento di un’addizionale.

I conti si fanno a consuntivo. Oggi si applica un’aliquota 3,23082 euro per metro quadro che vale 1,60  in meno rispetto all’anno scorso. C’è un quadro completo della Tari, calcolata sui dieci milioni di euro. Si pagheranno del 50% in meno le pertinenze, gli enti che non hanno scopo di lucro non pagheranno nulla, si è diminuiti da quattro a tre il nucleo familiare con Isee sino a diecimila euro e altre facilitazioni sono state fatte a favore delle famiglie. La difficoltà per le famiglie di avere le Isee nuove entro i trenta giorni, la riduzione è stata affrontata con l’abbattimento di 200 euro per le situazioni particolari.

Si sono invogliati i cittadini ad adottare un cane perché la famiglia avrà una riduzione dell’aliquota ma a questo corrisponde un guadagno dell’ente in termini di impiego di minore spesa.

Lo sgravio applicato è cumulabile: vedi il caso con famiglia di tre componenti con Isee a diecimila euro e disabile si arriva al 60% di sconto. Lo stessa situazione vale per una famiglia di quattro persone compreso un disabile e Isee a quindici mila euro.

Per quanto attiene l’abbattimento dell’aliquota nel settore alberghiero è legata al fatto che le camere non sono tutto l’anno occupate e quindi non producono rifiuti. Accusa il consigliere D’Antona di non dire cose vere in quanto non ha portato una delibera con aliquote Tari applicate in altri comuni inferiori a quelle del comune di Modica.

Il consigliere Ivana Castello ribadisce che la Tari la paga il cittadino e il sindaco non può vantarsi di una cosa che non è frutto di questa amministrazione; registra che nella Tari non c’è riduzione. Anzi denuncia il fatto che l’utente ha pagato più del costo del servizio. Questo significa che le tariffe non vengono applicate.

L’amministrazione non si deve vantare di nulla in quanto l’utente per legge deve pagare il costo del servizio.

Le detrazione sono in carico del cittadino e non dell’amministrazione.

Il Sindaco, Abbate, precisa che nel metodo degli interventi vuole sapere se intervenire alla fine degli interventi o a seguito di ogni intervento dei consiglieri considerato che il presidente del consiglio comunale ha riaperto il dibattito. Il presidente Garaffa replica sostenendo che per le forti pressioni del consigliere Castello e atteso che i punti dovevano arrivare in consiglio almeno venti giorni prima le ha dato la parola riaprendo nei fatti il dibattito e quindi avrebbe dato la parola a chiunque la chiedesse. Su questo ha ridato la parola al sindaco. Ne è nata una vivace discussione che ha indotto il presidente Garaffa a sospendere la seduta.

Alla ripresa sono presenti 24 consiglieri e il consigliere Piero Armenia sottolinea che il dibattito era stato consono poi ha degenerato e poi il presidente Garaffa ha abbandonato l’aula; i consiglieri sono stati tacciati di mancanza di rispetto e chiede le scuse anche per i cittadini.

Il presidente Garaffa ritiene di aver sospeso il consiglio, in alternativa di chiedere l’uscita dall’aula del sindaco, perché non c’erano le condizioni per andare avanti e rivendica che bisogna avere rispetto pere il presidente del consiglio comunale e non può permettere eccezioni a questa esigenza. Rivendica il fatto che ha convocato il consiglio comunale per senso della istituzione e non perché lo aveva chiesto la maggioranza con una lettera tardiva.

Viene approvato all’unanimità un emendamento al regolamento Tari 2015 presentato dai consiglieri, Giovanni Spadaro, Vito D’Antona, Ivana Castello, Andrea Caruso con il quale sulle riduzione delle tariffe viene inserito che per un nucleo familiare composto da almeno un coniuge superiore a 70 anni e con reddito ISEE pari o inferiore a euro diecimila è prevista una riduzione del 50 per cento; per i nuclei familiari ove è presente un disabile al 100% da documentare con idonea certificazione è prevista una riduzione del 40 per cento con somma massima di 250 euro.

Viene presentato un altro emendamento dei consiglieri Vito D’Antona, Ivana Castello, Puccia Concetto e Giovanni Spadaro con il quale si chiede l’abolizione per l’anno 2015 della Tasi. La Po ai tributi ha dato parere negativo all’emendamento

Ai voti viene bocciato a maggioranza con quindici voti contrari.

Un altro emendamento viene presentato da quattordici consiglieri di maggioranza che propongono una variazione del regolamento IUC e in particolare a quella di cui alla Tasi sostituendo la misura del 10 per cento a carico dell’occupante con la misura del 20 per cento (art. 30 c. 5 del capo III).

L’emendamento viene votato a maggioranza con sedici voti favorevoli.

La delibera della modifiche al regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale viene approvata a maggioranza con quindici voti favorevoli e sei contrari. Alla delibera viene data immediata esecuzione (diciassette i voti a favore).

Si passa al secondo punto relativo all’approvazione del piano finanziario degli interventi delle categorie tariffarie e delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) anno 2015.

Il consigliere Ivana Castello rileva che c’è un accertamento eccedente  superiore a due milioni di euro e chiede come si è arrivati a questa somma. Anche qui l’eccedenza va restituita all’utente e illustra il metodo per farlo ed è dell’ordine di 718mila euro.

L’assessore Enzo Giannone ritiene che alla stessa domanda si è data risposta comunque si riserva di replicare con i dati alla mano.

Nella dichiarazione di voto il consigliere Ivana Castello prende atto che l’assessore non intende rispondere e voterà contro la delibera perché il piano non prevede la restituzione della somma derivante dal gettito in più ai cittadini.

Ai voti la delibera sulla Tari anno 2015 viene approvata a maggioranza con quindici voti a favore.

Alla delibera viene data la immediata esecuzione (diciassette voti a favore).

Il consigliere Piero Covato chiede cinque minuti di sospensione che viene concessa.

Alla ripresa sono presenti venti consiglieri.

Si procede alla votazione per l’applicazione dell’imposta municipale propria (IMU) per l’anno 2015.

La delibera viene approvata a maggioranza con quattordici favorevole e concessa la immediata esecuzione (sedici voti favorevoli).

Il consiglio affronta l’ultimo punto all’ordine del giorno ovvero l’addizionale comunale all’imposta su reddito delle persone fisiche (IRPEF) anno 2015.

Viene presentato un emendamento (firmatari Vito D’Antona,Giovanni Spadaro,Ivana Castello, Andrea Caruso e Concetto Puccia) secondo il quale si eleva la soglia di esenzione per i possessori di un reddito imponibile inferiore a euro 12mila.

Il consigliere Vito D’Antona denuncia che il comune di Modica ha una tassazione tra le più alte rispetto agli altri comuni della provincia, allora si intervenga sulle famiglie introducendo l’emendamento che porta il reddito da otto a dodicimila euro come soglia di esenzione per il pagamento IRPEF.

Il segretario generale ritiene che l’emendamento è irricevibile perché bisogna cambiare il regolamento dove è previsto il tetto degli ottomila euro per la soglia di esenzione IRPEF.

Il consigliere Luigi Giarratana precisa che il punto in commissione era stato votato. E’ strano che la minoranza incita al rigore finanziario e poi adesso propone una maggiore platea di esenzione della IRPEF; e comunque l’addizionale non può essere modificata.

La delibera relativa all’addizionale comunale all’imposta su reddito delle persone fisiche per l’anno 2015 è votata a maggioranza con dodici voti favorevoli. Alla delibera viene data immediata esecuzione con quindici voti favorevoli.

La seduta viene sciolta.