Signor Direttore,
Per completezza di informazione credo opportuno metterla a parte del messaggio di risposta che Sua Eccellenza Mons. Seraphim, della Chiesa Ortodossa Italiana Del Vecchio Calendario, – che ho avuto modo di conoscere personalmente ed apprezzare per la sua franchezza nell’esprimere le proprie posizioni veterocalendaristiche e il fraterno rispetto per la Chiesa Cattolica, giacchè educatamente ha voluto incontrare sia l’Ordinario diocesano di Noto sia il sottoscritto direttore dell’Uffico diocesano per l’ecumenismo, – ha voluto inviarmi in seguito alla mia trasmissione del Decreto di scomunica che del commento allegato.

Eccolo:
<<Carissimo Padre,
La ringrazio vivamente per il Suo scritto e per la diversità con cui il nostro caso è stato affrontato rispetto alla situazione dell’Esarcato di Sicilia con sede a Licata.
Tutti noi sappiamo che quando un cattolico romano passa alla chiesa Ortodossa e viceversa è scomunicato.
Quest’atto dovuto da parte della Chiesa Cattolica Romana, aiuterà sicuramente la presa di coscienza da parte del Puliatti e del Busà circa la loro nuova appartenenza alla Chiesa Ortodossa non creando come in passato realtà di ambiguità e confusione.
La mia amicizia e stima nei Suoi confronti e nei Suoi confratelli è rinnovata e spero possa sempre più consolidarsi nell’unico e Solo Signore il Cristo Risorto fraternamente

<< Mons.Seraphim>>

Ogni commento si evince dal tenore del testo stesso (a riprova che le porte del dialogo e della carità non sono chiuse nemmeno da uno scisma).

Sac. Ignazio La China