
Marina di Marza è allagata e l’amministrazione non interviene per eliminare il problema
- 5 Novembre 2011 - 19:05
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Dopo una lettera scritta da alcuni residenti di Marina di Marza che, in certe vie risulta essere inaccessibile, interviene anche il PD di Ispica che denuncia come l’amministrazione comunale con a capo il Sindaco Piero Rustico, non faccia nulla per eliminare le costruzioni abusive che impediscono il normale deflusso dell’acqua, creando cosi l’enorme disagio che è documentato nelle foto. Purtroppo sempre più spesso, sentiamo di morte dovuta ad alluvioni, allagamenti, spesso causate dalla mano dell’uomo, grazie alle costruzioni abusive e alle trasformazioni ambientali. Ecco di seguito il c.s. del Pd:
Gli allagamenti di terreni, strade ed abitazioni nei pressi della Marza sono la conseguenza dell’incapacità dell’Amministrazione comunale di risolvere un problema vecchio di anni, che si ripresenta dopo ogni evento piovoso prolungato. Lo afferma il Partito Democratico di Ispica che chiede all’Amministrazione comunale l’emissione di un’ordinanza per la pulitura e la rimozione dai canali di deflusso delle acque piovane di ogni tipo di ostruzione, case abusive comprese. In caso contrario Il Pd chiederà l’intervento del prefetto.
“Ci chiediamo cosa si sta aspettando – afferma il segretario cittadino del Pd, Gianni Stornello – ad emettere un’ordinanza che obblighi i proprietari a liberare i canali di scolo che attraversano i loro terreni da ogni tipo di ingombro. Un provvedimento del genere darebbe anche la possibilità al consorzio che si è costituito fra buona parte dei privati che, a proprie spese, hanno provveduto alla pulizia di molti canali, di intervenire su tratti ricadenti su terreni di persone non consorziate che si sono opposte alla pulizia dei loro canali. Non vorremmo – prosegue Stornello – che per coprire qualche abusivo che ha addirittura edificato dentro i canali di scolo si danneggino centinaia di persone inermi dinnanzi all’impossibilità delle acque piovane di defluire come
dovrebbero e che finiscono con l’allagare abitazioni, terreni e strade. Prima che le prossime piogge aggravino ulteriormente il bilancio dei danni, si devono compiere atti coraggiosi e in qualche caso impopolari. Ma non è più tollerabile che l’assetto idrogeologico della Marza sia colpito da irresponsabilità private e da incapacità pubbliche. Se si continuerà a chiudere gli occhi su questo problema ci appelleremo al prefetto e ricorreremo a qualsiasi strumento per la tutela dei diritti dei cittadini e per la difesa del territorio”.