E’ partita la conta dei danni a seguito del nubifragio che ieri ha messo in ginocchio le città di Vittoria e Acate. Sicuramente l’evento è stato straordinario per la quantità della pioggia che si è abbattuta sul territorio ma dobbiamo anche prendere atto che il vero problema è che manca un efficiente sistema di drenaggio delle acque ma mancano i fondi. Il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, ha chiesto lo stato di calamità naturale.




Vittoria è la città che sta soffrendo più di tutte le conseguenze della bomba d’acqua che ieri si è abbattuta nel territorio ibleo. Nelle scuole, chiuse anche oggi, proseguono i sopralluoghi,  strade e scantinati allagati, serre abbattute dal forte vento, terreni ricoperti di ghiaccio, tetti di alcune abitazioni nelle campagne divelti, regolarmente fruibili la Fiera di San martino e L’emaia. E’ questo lo scenario della città ipparina.

Lunedì la giunta approverà la delibera per la richiesta dello stato di calamità. La città necessita di un efficiente sistema di drenaggio delle acque piovane, il sindaco e l’ufficio tecnico da agosto sono al lavoro per  ripulire le condotte dei tombini ma non basta a gestire eventi di tale portata. Devono essere ripristinati la rete della condotta idrica, delle acque bianche, il depuratore. Non ci sono i fondi ma le criticità devono essere segnalate alla Protezione civile sia nazionale che regionale e agli enti competenti per lo stanziamento dei fondi.

Il responsabile della protezione civile di Ragusa, Antonino Sallemi, ha rilevato alcune criticità strutturali che interessano diversi comuni della provincia che devono essere risolte perché le città non possono rimanere ostaggio di impianti obsoleti. Le squadre della protezione civile e i vigili del fuoco hanno effettuato solo nella giornata di ieri tra Vittoria e Acate oltre 40 interventi anche con l’ausilio dei volontari e con le idrovore, le pompe usate per assorbire ed asportare grandi masse d’acqua.

Ad Acate la grandine ha praticamente sigillato le griglie dei tombini. Da oggi il sindaco Franco Raffo  quantificherà  i danni alle colture agricole. A Ispica si è registrato un  guasto tecnico alle pompe di sollevamento funzionali alla rete idrica. Il sindaco Pierenzo Muraglie ha raccomandato ai cittadini di limitare l’uso dell’ acqua.

A Marina di Modica decine di metri cubi di fango si sono riversati sulla frazione rivierasca ed in particolar modo in Corso Mediterraneo in corrispondenza con l’ingresso principale tanto da rendere impossibile il transito dei veicoli. Il NOPE – ha fatto sapere il sindaco Ignazio Abbate –  sta invece effettuando indagini per risalire alla provenienza del fango, molto probabilmente da alcuni lavori in corso a monte. Altri interventi sono stati effettuati in C.da Beneventano e nella Vanella 156 a Modica Alta dove si è aperta una voragine in prossimità dei lavori in corsi.

Durante la notte la squadra operativa del distaccamento dei vv f di Modica, e la squadra della sede centrale di Ragusa è intervenuta in c.da Maganuco lungo la SS 115 fra Modica e Pozzallo per un autoarticolato carico di generi alimentari uscito di strada. Il conducente, che lavora per una ditta ragusana, è rimasto illeso. Era diretto a Pozzallo dove avrebbe dovuto imbarcarsi per Malta.

I Vigilfuoco del distaccamento di Vittoria e della sede centrale di Ragusa, hanno lavorato tutta la mattina lungo la S.P. 17, Vittoria – Scoglitti dove molti alberi divelti hanno invaso ed ostruito la strada e tranciato cavi elettrici e telefonici, oltre che in c.da Palazzello dove si registrano i danni dei vortici della notte.




“E’ dovere, del Governo uscente, ancora in carica, dichiarare immediatamente lo stato di calamità  e adottare le misure urgenti a  sostegno delle aziende agricole, già fortemente penalizzate dalla perdurante crisi del settore”, ha dichiarato il parlamentare regionale Giorgio Assenza al quale gli ha fatto eco il deputato Orazio Ragusa che ha anche invitato i colleghi iblei a fare squadra allo scopo di ottenere riscontri sempre più importanti per il nostro territorio che è stato messo a dura prova, come se non bastasse già la crisi, dalle ultime intemperie atmosferiche”.

E’ intervenuta anche la senatrice del M5s Marialucia Lorefice sui danni causati dal maltempo. «Il Governo verifichi i danni dovuti al maltempo che negli ultimi mesi ha messo in ginocchio la Sicilia orientale» e ha invitato il nuovo Governo regionale ad attivarsi per verificare lo stato dei danni e aiutare un territorio che già da tempo è vessato da una situazione estremamente difficile. Specie per il comparto agricolo>>.

Viviana Sammito

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