L’illegalità al Comune di Scicli è di casa!
- 3 Ottobre 2014 - 21:27
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Un commento da parte di un nostro lettore (che si è firmato) è stato postato in calce alla news: Scicli – Franco Susino a Orazio Ragusa: A determinare la paralisi del Comune sono stati i tuoi “uomini”!
Vogliamo dare a questo commento un tantino di visibilità in più anche perchè ne condividiamo alcuni passaggi. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico di alcune opere lasciamo esprimere eventualmente il parere a chi è del settore, sperando che ne venga smentito il contenuto; in caso contrario il Sindaco è lontano, molto lontano, dal tentativo di sconfiggere l’illegalità!
<< Si ammira la tenacia con cui il Sindaco, dott. Franco Susino, da buon don Chisciotte, vorrebbe sconfiggere l’illegalità. Il Sindaco, tuttavia, non si è reso conto che aldilà del concetto della corruzione e delle indagini in corso vi è anche un problema politico, e su questo fronte è evidente che si trova al capo linea.
Ritornando alla lotta al mal costume, il Sig. Sindaco non si è reso conto che al Comune vi sono taluni collaboratori (fra cui alti funzionari ff) che si arrogano di un’autorità fuori luogo e illegale, prediligendo il sadico gusto di vessare tanti cittadini onesti. Taluni di questi funzionari (ignari o irresponsabilmente consapevoli della propria responsabilità oggettiva), in barba alla riforma Bassanini fanno firmare atti e documenti ai subalterni, oppure “omettono” di dare giuste risposte, a norma di legge. Allora: sono proprio questi i collaboratori con cui il Sindaco Susino vuole sconfiggere l’illegalità?
Il mal costume si annida anche quando si permette a taluni cittadini di fare quello che si vuole con la più completa anarchia, anche chiudere una pubblica strada, ovvero irrigare le serre con l’acqua dell’acquedotto comunale.
Illegalità è anche quella irrituale abitudine degli uffici comunali nel chiedere le autorizzazioni a posteriori, cioè subito dopo aver eseguito i lavori: l’uso di uno scavatore, dopo aver modificato lo stato dei luoghi della sorgiva di Micenci; lo scarico a mare delle acque bianche della costruenda zona artigianale di Donnalucata, dopo aver realizzato la posa della condotta.
A proposito di Micenci: cosa è successo veramente?
A proposito di zona artigianale a Donnalucata mi chiedo:
se per questa opera incompiuta (condotta acque bianche senza sbocco) come attualmente è, si configura il danno erariale per errore progettuale;
che controlli effettua l’ente erogatore dei fondi ex insicem sulla conformità a norma di legge riguardo la realizzazione delle opere di urbanizzazione della zona artigianale di Donnalucata;
che fine hanno fatto tutti gli ambientalisti ed il comitato che hanno impedito la sistemazione e la messa in sicurezza del porticciolo di Donnalucata;
quanti lotti artigianale verranno realizzati … o…. quanti lotti otterranno il cambio di destinazione urbanistica (Modica docet).
Ai posteri l’ardua sentenza.
Angelo C.
requiem
Ottimo articolo, finalmente. Aggiungerei anche il “malcostume” del voto di scambio che ben si lega col contenuto.