muccheServe una soluzione e in tempi brevi per garantire i controlli nel settore della zootecnia e salvare i 112 posti di lavoro dell’associazione regionale degli allevatori siciliani, dichiarata fallita il 3 marzo scorso dal tribunale di Palermo. Il 17 maggio è stata fissata l’udienza a seguito del ricorso presentato dall’Aras contro il sequestro delle sedi ma in attesa i lavoratori non possono stare con le braccia incrociate e gli allevatori non possono ancora aspettare la certificazione della salubrità del latte e tutti i servizi che solo l’Aras può espletare. Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici,  considerato che per legge l’Aia deve garantire i controlli, deve essere formata una nuova associazione con i 112 dipendenti dell’Aras per i controlli a livello regionale. Perché sebbene ci sia una causa al riesame sul fallimento dell’Aras, l’assessorato la considera già una realtà morta.

Secondo invece il presidente della commissione Bilancio all’Ars, Vincenzo Vinciullo, si potrebbe formare un nuovo polo zootecnico costituto da Corfilac, istituto zootecnico e istituto dell’incremento ippico di Catania. L’obiettivo è comunque salvare i posti di lavoro. Domani i sindacati e l’aia s’incontreranno a Roma per definire le linee guida da sottoporre all’attenzione dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

Viviana Sammito