di Francesca Assenza

In occasione della terza edizione di Etna Comic (Festival Internazionale del fumetto e della cultura pop) che si è svolta nei giorni 7, 8, 9 Giugno presso il Centro Fieristico “Le Ciminiere” a Catania,

un giovane fumettista diciannovenne sciclitano, Emanuele Garofalo, ha partecipato a due dei più  importanti eventi organizzati dal Comics a livello internazionale.

In particolare ci si riferisce al Contest “Cover Reloaded” e alla Mostra “L’incanto del segno” dedicata al grande fumettista di fama mondiale Sergio Toppi (scomparso l’anno scorso in Agosto).

Il Contest “Cover Reloaded” su Dylan Dog al quale ha partecipato Emanuele Garofalo è stato organizzato da un forum fumettistico legato al personaggio di Zagor (FORUM.ZTN), in collaborazione con la Sergio Bonelli Editore (casa di Dylan Dog). Mentre, Marco Grasso è stato  l’ideatore e il promotore della Mostra su Sergio Toppi, e in collaborazione con Giuseppe Reina per il concorso Cover Reloaded. La giuria che ha esaminato le cover dei partecipanti era composta da: Fabio Celoni, Giovanni Gualdoni, Val Romeo, il forum ZTN, i Dylandogofili e la rivista Fumetti al Cubo.

Grasso ci spiega dettagliatamente  la volontà che lo ha portato alla realizzazione di questi due eventi di respiro nazionale ed internazionale.

Chiarisce che gli piaceva l’idea di coinvolgere degli artisti emergenti; quelli che sono in procinto di fare il grande salto. E li voleva far misurare con una tematica molto particolare e cioè reinterpretare le copertine dei fumetti già edite. Grasso precisa, che una copertina deve essere un riassunto, deve essere comunicativa, deve essere equilibrata, deve raccontare senza svelare troppo e deve far emergere lo stile del disegnatore. Pur restando, però, nella filosofia della serie che ha già il suo background storico. Infatti, Emanuele Garofalo, durante l’intervista ha rivelato che ha incontrato maggiori difficoltà nella realizzazione della cover, piuttosto che nell’omaggio a Sergio Toppi. Fare il fumettista non è solo disegno, ma include uno studio approfondito dei personaggi e delle storie.

Ai partecipanti è stato chiesto di realizzare una copertina considerandola una riedizione, un numero speciale celebrativo, un’edizione cartonata da vendere il libreria, un’edizione estera o anche un caso di Variant Cover (cambia solo la copertina, il fumetto all’interno rimane lo stesso).

I partecipanti sono stati 165, di cui alcuni provenienti anche dal Brasile, Croazia, Inghilterra, Svizzera e Malta.

I prima cinque classificati al Contest “Cover Reloaded” avranno la possibilità di esporre 5 opere alla CArt Gallery di Roma, in concomitanza con una mostra di alto livello. I primi tre, di questi cinque, vincono i premi offerti dalla Winsor & Newton e dalla Letraset. (Entrambi produttori e rivenditori specializzati in prodotti per artisti).

Per quanto riguarda la Mostra “L’incanto del Segno”, si tratta di una mostra antologica di livello mondiale e unica nel suo genere – a detta di Michel Jans, agente ed editore in Francia di Toppi – proprio perché al suo interno il pubblico potrà trovare: 150 opere originali, quattro delle quali sono fumetti completi. Queste 150 opere ripercorrono tutta la carriera dell’artista, inoltre ci sono anche dei disegni inediti in Italia ed esposti per la prima volta al Festival Etna Comics. Un esempio è dato dal Portfolio dal titolo “SABBATH” prodotto in Francia. Sono presenti 16 bacheche ognuna delle quali a tema. (Toppi e la letteratura, Toppi e la Sicilia, ecc..). Oltre a ciò è stato realizzato un catalogo di tutte le opere presenti all’interno della mostra, i 23 omaggi (compreso quello di Emanuele Garofalo), tutti i riferimenti di Toppi sulla Sicilia e una storia di dodici tavole sulla Sicilia. Praticamente la mostra in miniatura.

Emanuele è stato il più giovane dei 23 artisti siciliani che hanno omaggiato Sergio Toppi. Inoltre, Grasso, rivela che il disegno del giovane sciclitano ha colpito ed è piaciuto particolarmente ad Aldina  Toppi, moglie del grande fumettista. In conclusione di questo articolo è bene lasciare la parola ad Emanuele  che racconta della suggestione che ha provato durante la realizzazione dell’illustrazione, leggendo e osservando i disegni di Sergio Toppi.

Dice: «Ho avuto l’opportunità di partecipare al Contest Cover Reloaded e all’omaggio a Toppi, grazie all’architetto e proprietario di un piccolo museo del fumetto a Santa Croce (Museo Xanadu), Giuseppe Miccichè. Per realizzare l’illustrazione, che poi ho presentato per la Mostra, mi sono documentato su internet cercando delle informazioni su Sergio Toppi, mi sono fatto prestare dei fumetti per cercarne di capire lo stile e i personaggi. Da lì ho cercato di riassumere tutto in un’unica illustrazione. Ammetto d’aver avuto un po’ di difficoltà nella scelta dei personaggi all’inizio, perché Toppi era un’artista poliedrico e vario. Materialmente non potevo illustrare tutti i suoi personaggi. Tuttavia, a mano a mano che mi inoltravo all’interno dei suoi lavori, il disegno che ho realizzato, incredibilmente ha preso forma quasi da solo. Discorso diverso per la Cover, in particolare, per quanto riguarda l’impostazione ho avuto parecchia difficoltà, ma alla fine ho scelto di creare un effetto locandina cinematografica, con un piccolo riferimento al pittore Salvator Dalì»