«Al nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, vanno le mie congratulazioni e felicitazioni nella convinzione che saprà gestire i lavori d’aula con equilibrio e imparzialità. Sono certo che lavoreremo insieme nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani». Lo ha detto ieri il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a margine della seduta inaugurale dell’Ars.

Gaetano Galvagno, 37 anni, è il più giovane presidente dell’Ars dalla sua storia.  Originario di Paternò (CT), laureato in Economia, Galvagno nella precedente legislatura, è stato deputato segretario,nella scorsa legislatura. Vicepresidente della commissione Bilancio all’Ars e componente dell’Antimafia. È stato tra i primi ad aderire al progetto di Giorgia Meloni e nelle liste di FdI è stato eletto poco più che trentenne all’Ars nel 2017.

Galvagno, che ha totalizzato oltre 14 mila preferenze, è un punto di riferimento nell’Isola del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“Oggi l’Ars ha eletto il presidente più giovane che vi sia mai stato  – ha detto in occasione del suo discorso di insediamento (sotto il video) Galvagno -, un primato che è motivo di grande emozione e responsabilità. Un grande onore a cui mi auguro di essere degno. Voglio ringraziare l’on La russa che mi ha guidato per anni grazie ad un rapporto politico nato nella nostra Paternò”.




«L’elezione del presidente era un appuntamento importante, alla luce delle varie tensioni che venivano descritte, che mi pare invece non ci siano state – ha aggiunto il governatore Renato Schifani- Ho sempre detto che il mio sarà un governo aperto al confronto con le opposizioni e da parte mia non ci saranno mai pregiudiziali. La giunta sarà presentata tra fine settimana e lunedì prossimo, mentre mercoledì ci sarà il giuramento degli assessori all’Ars. I tempi sono scanditi, sono perentori. Occorreva partire e siamo partiti».

Il governatore è intervenuto anche su alcuni aspetti della composizione della futura giunta di governo, in particolare sull’identikit di chi potrebbe ricoprire l’incarico di assessore alla Salute. «Allo stato attuale – ha detto – sono fortemente concentrato su una figura che credo abbia le caratteristiche per potere rivestire questo ruolo, la dottoressa Giovanna Volo, che è stata manager della sanità, competente, apprezzata da tutto il mondo della sanità pubblica e non ha mai fatto politica. Ritengo possa dare il proprio contributo al nostro governo e una forte spinta ai temi delicati della sanità pubblica, dalle liste d’attesa alle aree d’emergenza. Occorre dare attenzione a quegli aspetti privati della diagnostica strumentale che potrebbero, se finanziati, ridurre le liste d’attesa degli ospedali. Ci siamo già confrontati e devo dire che ho trovato in lei grande competenza ma anche grande disponibilità a rivedere alcuni temi. Non voglio che nella sanità ci siano scontri tra pubblico e privato, che devono integrarsi tra di loro. Non ci devono mai essere steccati quando si parla della salute dei cittadini».