poliziaVenerdì scorso, a Modica, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a due distinte ordinanze  di custodia cautelare in carcere, emesse nei confronti di  una pozzallese di 35 anni e di un modicano di 67 anni, per fatti diversi.

Nel primo caso la Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Ragusa nei confronti di Maria Barrera, 35enne, residente ad Ispica e sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Pozzallo dallo scorso mese di aprile. La donna, già nota alla polizia di Modica perché a  febbraio e ad aprile  era stata tratta in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e all’atto della sua remissione in libertà veniva sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Pozzallo. Tuttavia, la Barrera, incurante delle  prescrizioni imposte dall’ Autorità Giudiziaria, oltre ad essere stata rintracciata nel comune di Ispica e tratta in arresto assieme al compagno, sempre nel mese di aprile veniva sorpresa in macchina fuori dal comune di Pozzallo e, per tale circostanza, segnalata all’Autorità Giudiziaria  per un aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Pozzallo. In accoglimento di tale richiesta, venerdì scorso la Polizia di Modica ha eseguito l’ordine di esecuzione di misura cautelare personale emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.

Sempre nella giornata di venerdì gli uomini del Commissariato di Modica hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Siracusa nei confronti del modicano Antonino Scarso, 67anni, sottoposto dal mese di gennaio scorso alla misura dell’affidamento in prova al servizio sociale, quale misura alternativa alla detenzione. La reiterata inosservanza da parte dello Scarso delle prescrizioni impostegli  dal Tribunale di Sorveglianza di Siracusa, tramite comportamenti penalmente rilevanti come l’irreperibilità al controllo delle Volanti e la commissione di reati per i quali lo stesso recentemente  stato segnalato all’Autorità Giudiziaria, hanno indotto  la Polizia di Modica a richiedere un’ aggravamento della misura cui lo stesso era sottoposto. Pertanto, in accoglimento a tale richiesta, l’Ufficio di Sorveglianza di Siracusa ha emesso l’ordinanza di sospensione cautelativa della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere.  In esecuzione di tale ordinanza lo Scarso veniva tratto in arresto e dopo le formalità di rito  condotto presso il carcere di Ragusa.