bra aliIl 121^ scafista è stato assicurato alla giustizi questa mattina. E’ un tunisino di 38 anni Brabra Alì, fermato con addosso i soldi cuciti nei pantaloni nel tentativo di eludere il controllo. A distanza di poche ore dal fermo di 4 scafisti egiziani ieri sera, l’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Ragusa grazie anche al lavoro svolto dai Carabinieri della compagnia di Ragusa.

Il fermato è ritenuto essere responsabile di aver fatto entrare in Italia  clandestinamente 250 migranti (159 uomini, 55 donne, 25 minori uomini e 12 minori donne), all’alba dell’otto settembre,  eludendo i controlli di frontiera, mettendo in serio pericolo di vita tutti i passeggeri provenienti dall’Eritrea molti dei quali minori.

Tutti i migranti sono stati rifocillati e fatti salire a bordo dei pullman per il trasferimento in c.da Cifali a Comiso.

I profughi hanno raccontato che gli organizzatori hanno incassato 1.650 dollari a passeggero adulto, per un totale di 400.000 dollari.

 LO SCAFISTA

Appena giunti in porto gli investigatori hanno individuato subito il tunisino e lo hanno isolato dal gruppo di migranti per evitare casi di omertà per paura di ritorsione da parte dei clandestini per la presenza del presunto scafista.

Dagli accertamenti in banca dati interforze la Polizia ha appurato che l’uomo dopo l’ingresso nel 1999 aveva commesso diversi reati, come furto e ricettazione, successivamente espulso perché clandestino.

Dal 2004 al 2014 aveva tentato l’ingresso ben 7 volte –  2 ad Agrigento, 2 a Lampedusa, 2 a Siracusa e l’ultima a Trapani a luglio di quest’anno- . Tutte le volte era stato sempre respinto e condotto in Tunisia.

Considerati gli elementi raccolti, gli investigatori hanno sottoposto a perquisizione il tunisino che è stato trovato con  700 dollari, occultati all’interno delle cuciture dei pantaloni. L’immigrato ha fatto sapere di non voler più parlare e non ha dato alcuna spiegazione in merito al suo ruolo di scafista.

 Viviana Sammito