Da cittadini innanzitutto, e come Fabbrica di Nichi Scicli in secondo luogo, ci permettiamo di formulare una richiesta all’Assessore al Turismo e agli amministratori della nostra città.    Ci piacerebbe conoscere forme e contenuti di un piano di promozione turistica che la città si è data (o avrebbe dovuto darsi) per i prossimi anni, in modo da poter facilmente evincere gli impegni che si intendono prendere per promuovere il territorio e le sue peculiarità, quali sono gli eventi su cui si intende puntare, la calendarizzazione degli
stessi e quali le strategie per farli conoscere, nonché il budget che si intende stanziare. La nostra speranza è che esista in qualche cassetto del comune un documento formale in cui sono riportate queste e altre informazioni.

Un piano di promozione turistica, oltre ad essere uno strumento, è una “guida” a cui si deve far riferimento quando si parla di programmazione, di progettazione e di futuro. È un documento completo che contiene tutte le azioni che si intendono fare per raggiungere obiettivi ben precisi alla base del piano stesso.    Ci piacerebbe prenderne visione anche perché l’informazione e la conoscenza sono alla base della partecipazione democratica e, se è vero che in campagna elettorale una delle parole-chiave è stata la
“condivisione delle scelte”, questo principio dovrebbe avere una traduzione pratica subito dopo, quando si è chiamati ad  amministrare.  I comuni cittadini, gli operatori economici, le associazioni ecc… intendono essere partecipi delle scelte ed essere coinvolti nell’attività amministrativa non solo passivamente (con imposizioni dall’alto) ma anche attivamente (con le loro proposte).

L’occasione di questa nota ci permette inoltre di lanciare una piccola idea, un’azione semplice realizzabile con fondi relativamente esigui sottratti a capitoli di spesa dal dubbio ed effimero valore (per intenderci, del tipo della sagra della pizza a Donnalucata, ormai
diventata pietra di paragone per tutto) ed avere un ritorno di lungo periodo.

Abbiamo potuto constatare, con una piccola verifica, come la città di Scicli sia poco presente all’interno di alcune delle più importanti guide, strumenti molto utilizzati dai turisti sia in fase di organizzazione del viaggio che durante la vacanza. Nell’ambito di un piano di promozione, ove sicuramente saranno contemplate tante altre azioni, attività e iniziative, perché non prevederne una che miri a colmare questo gap?

In concreto, sul modello di quanto fanno i tour operator, si potrebbe cominciare col fare una selezione tra le più significative testate in ambito internazionale (Routard, Lonely Planet, National Geographic ecc…) tra le pubblicazioni che colorano i reparti “viaggi e turismo” in tutte le librerie del mondo e prendendo contatti ufficiali con redattori delle stesse (giornalisti e fotografi) per coinvolgerli periodicamente in degli educational con percorsi studiati al fine di presentare i luoghi (tramite accompagnatori specializzati), l’enogastronomia (tramite i ristoratori), le tipicità (tramite le aziende di produzione) e l’ospitalità (tramite gli albergatori), con l’accordo di sviluppare un approfondimento territoriale sulle loro guide, pubblicate in svariate lingue e in tutto il mondo. Un’iniziativa del genere, che necessita del coinvolgimento del meglio dell’imprenditoria del settore del territorio si
potrebbe realizzare all’insegna della sostenibilità economica, oltre che con un occhio rivolto all’impronta ecologica della stessa.

Anche se lo riteniamo scontato, ci preme precisare che questa iniziativa non rappresenta in sé un piano di promozione, ma un singolo esempio di azione che potrebbe essere inserito all’interno di una programmazione molto più ampia e complessa.

Avendo presente come un piano di promozione come quello accennato all’inizio nei fatti non esista, ci piacerebbe conoscere
nel merito il parere e i progetti di chi amministra (e quindi dell’Assessore al ramo come anche del Sindaco che coordina i suoi uomini).

Un piano di promozione dettagliato è, infatti, uno strumento di programmazione indispensabile di cui un’amministrazione che non viva alla giornata deve dotarsi per fare in modo che il turismo non si limiti ad essere solo un argomento di propaganda ma un
settore da valorizzare al di la di conferenze, interviste e campagne elettorali. Sono passati tre anni e i tempi dovrebbero essere maturi per parlare di contenuti.

Senza la volontà di innescare stupide polemiche, ma con la sola voglia di essere proattivi nei confronti della nostra città.