sbarchi_clandestini1[1]Sono riusciti in 51 ad approdare a Marina di Marza di sera in tarda ora e a scappare. Sono i migranti, bambini, donne e uomini,  arrivati clandestinamente con un barcone e acciuffati dalla Forze dell’Ordine questa mattina.

Degli scafisti neanche l’ombra: sono scappati con la stessa imbarcazione dopo avere fatto scendere il carico umano sulla spiaggia ispicese, riuscendo a eludere il dispositivo “Mare Nostrum”.

I profughi, che adesso sono al Centro di Prima Accoglienza, sono siriani, nigeriani e malesi.

Intanto prosegue con grandi difficoltà il riconoscimento delle 45 persone decedute all’interno del “peschereccio della morte” arrivato a Pozzallo lo scorso primo luglio. Gli inquirenti stanno rintracciando parenti delle vittime e compagni di viaggio: fino a ieri, solo 25 delle 45 vittime avevano un nome e un cognome. Sempre ieri è stato deciso di tumulare le vittime di questa ennesima tragedia del mare nei cimiteri ragusani. Ci sono, infatti, diversi Comuni che hanno messo a disposizione posti all’interno dei propri cimiteri: Pozzallo ha dato la disponibilità per 25 loculi, la locale “Società operaia” altri due, Vittoria quattro loculi.

Sabato sera in tanti hanno partecipato alla fiaccolata organizzata a Pozzallo dal sindaco Luigi Ammatuna e dalla Diocesi di Noto.

Il corteo si è snodato per le vie del centro cittadino, partendo e non per caso, dal lungomare Raganzino, proprio davanti al porto dove sbarcano i migranti. Ultima tappa alla chiesa Madre, con un momento di preghiera alla quale hanno preso parte le istituzioni cittadine, religiose, civili e militari, oltre a molti sindaci della comunità ragusana.

Viviana Sammito

Foto: archivio NoveTv