Ispica – Aggressione Stornello, l’imprenditore: lo denuncio per simulazione
- 24 Gennaio 2020 - 10:53
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Continuano ad arrivare attestati di solidarietà al vice sindaco Gianni Stornello per l’aggressione subita. La vicenda sta in qualche modo inasprendo i toni in città, condizionando anche il clima politico a pochi mesi dalle elezioni. A denunciare l’aggressione è stato lo stesso Stornello che, difeso dall’avvocato Terranova, ha raccontato ai militari di essere stato aggredito in pieno centro da un imprenditore che gli avrebbe procurato la frattura scomposta all’indice della mano sinistra. Sull’episodio indagano quindi i Carabinieri della Compagnia di Modica.
I fatti però vengono messi in discussione dal presunto aggressore, imprenditore noto ed ex consigliere comunale il quale, con una mail inviata nelle redazioni, accusa Stornello di aver detto falsità.
“Esprimo vicinanza all’assessore- scrive- e mi auguro venga fatta luce sulle reali cause della lesione alla sua mano. Mi riservo, forte della presenza di altri soggetti al nostro fugace incontro che sarebbe sfociato in lesioni, di denunciare il vice sindaco per simulazione di reato e calunnia”.
A scatenare il confronto tra l’amministratore e l’ex consigliere, è stata la chiusura della Via Statale, nel transito per Modica, ai mezzi pesanti, scelta che, secondo l’imprenditore, ha recato ingenti danni economici alla sua azienda. La querelle durava ormai da mesi e sarebbe arrivata al culmine per via della multa elevata al conducente di un Tir che avrebbe violato il divieto. I due si sarebbero incontrati l’indomani della denunciata aggressione, ma tutto è degenerato intorno alle 8 del 14 gennaio con l’incontro in centro. Entrambi adesso si affidano alle dichiarazioni dei testimoni che hanno assistito alla scena.
Sul fronte politico a Stornello è arrivata anche la solidarietà del gruppo a sostegno del consigliere Giuseppe Quarrella che, con una nota a firma della portavoce Mariagiovanna Gradanti, esprime vicinanza all’amministratore, ma invita ad una riflessione sulla questione che ha provocato il diverbio: il divieto di accesso ai mezzi pesanti nel centro storico. Per Gradanti la scelta è stata frettolosa e doveva essere anticipata dal coinvolgimento della Prefettura, degli operatori economici e delle associazioni di categoria.
(fonte: La Sicilia)