Felicia Impastato è un esempio intramontabile per i giovani che hanno voglia di combattere”. Così il regista teatrale Marcello Cappelli, sabato sera, al Teatro Italia al termine della consegna del Premio Felicia Impastato a Cristiano Nocera.

Il figlio di Felicia, Giovanni, fratello di Peppino, ha consegnato personalmente il riconoscimento a Nocera, per lo spettacolo teatrale portato in scena durante la rassegna che ha visto misurarsi, tra Scicli e Modica, sei compagnie diverse.

Queste le motivazioni del Premio: “Spettacolo di folgorante immediatezza nella sua linearità, colpisce per la rappresentazione di un mondo poetico ai margini e fuori dalle regole del perbenismo borghese, come quello dello scrittore Charles Bukowski. Una sapiente costruzione drammaturgia, una declinazione dissonante di vari linguaggi, e, soprattutto, una calibratissima interpretazione attoriale raggiungono esiti di straordinaria, accattivante, visibile efficacia scenica. Il racconto in prima persona, ricco di ricordi personali, punteggiato da momenti d’intensa poesia è un seducente momento d’incontro in cui il teatro diventa stanza privilegiata in cui far rivivere affetti e memorie. Perché dentro questo spettacolo ad alta condensazione e intelligenza teatrali, ci sono, rielaborate con molta sensibilità, tutti i temi cari al poeta americano, la sessualità, la vita ai margini, il rifiuto di una regolarità, la rabbia e la disperazione. Cristiano Nocera sa riportare sulla scena quella scrittura energica, corrosiva, maledettamente malinconica, straordinariamente poetica”.  

Erano presenti alla cerimonia i sindaci di Modica e Scicli, Buscema e Venticinque, il presidente del consiglio comunale di Modica Carmelo Scarso e la presidente del premio, Lucia Sardo, oltre allo spadaccino Modicano Giorgio Avola. L’iniziativa è stata coordinata da Marcello Cappelli e dall’attore sciclitano Danilo Schininà.