di Viviana Sammito

“Il dolce sorriso dal buio è stato rapito, giorno quieto e mite, il sole per sempre offuscò, un fulmine amaro recise il bene più vero”. Sono i primi versi della canzone dedicata a Lorys, dal titolo “Ricordo”, scritta e musicata dalla preside della scuola che lui frequentava, la  “falcone Borsellino”, Giovanna Campo.

E’ già trascorso un anno da quando Lorys non c’è più, un anno ieri.  Nel plesso dell’istituto è stata scoperta una targa avanti alla classe del bimbo ucciso e trovato morto, a Santa Croce Camerina, nel canalone di c.da Vecchio Mulino, il 29 novembre dello scorso anno.

Da un anno la città vive nel ricordo di Lorys.

I suoi compagni hanno partecipato, insieme con le famiglie e le istituzioni, alla sobria cerimonia e commemorazione, che dopo si è tenuta nella Chiesa Madre, interdetta agli operatori video.   In prima fila il papà di Loris, Davide Stival, che è stato coinvolto nell’organizzazione dalla dirigente scolastica. La sua è sempre stata una presenza discreta, riservata, mai uno sguardi rivolto alle telecamere. Un volto teso in cerca di risposte e giustizia.

Dal 29 novembre la vita nell’istituto comprensivo, che frequentava Lorys, non è più la stessa. I bambini sono stati seguiti da un equipe di psicologi per ridare serenità i minori, colpiti direttamente da una tragedia che li ha travolti in un vortice.

In ricordo di Lorys, Veronica Panarello, reclusa in carcere perché accusata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio, ha scritto una lettera dalla cella rievocando i bei momenti trascorsi con il bambino e chiedendo a lui di proteggere il fratellino più piccolo e il papà, Davide.