“Solo gli on. Nino Minardo e Innocenzo Leontini hanno la legittimazione a intervenire e a commentare le dimissioni di Giovanni Venticinque. Prendo le distanze, come consigliere comunale e come esponente del Pdl, dal comunicato “ufficiale” con cui il partito e Idea di Centro hanno commentato le dimissioni del sindaco. A parlare è il consigliere comunale del Pdl Vincenzo Pacetto, già presidente del consiglio nella scorsa legislatura.

Pacetto non intende omologarsi all’opinione che vorrebbe essere spacciata per maggioritaria, o peggio, unica, nel partito.

“Ho letto il comunicato di Pdl e Idea di Centro all’indomani delle dimissioni di Venticinque, e mi è sembrato di scorgere un documento autoreferenziale, somigliante più a un’autocandidatura, piuttosto che a una seria e serena analisi di quanto è accaduto, con responsabilità che non possono certo essere considerate unilaterali in una vicenda politica così complessa. Qui non si tratta di aprire campagne elettorali, ma di valutare con serietà una stagione politica che ha visto il centrodestra alla guida della città.

Dire che è tutto da buttare sarebbe ingeneroso e non rispondente al vero. Da consigliere del Pdl dico che a decidere per le dimissioni è stato l’uomo Giovanni Venticinque, e non il sindaco Giovanni Venticinque. E rispetto a ciò credo che ognuno di noi debba avere rispetto e anche capacità di tacere. Il sindaco Venticinque nei suoi tre anni e mezzo di amministrazione, pur tra difficoltà e contraddizioni, ha ben operato. Non voglio parlare qui della modalità di composizione della giunta e dei singoli assessori, fra cui, mi piace ricordare come anche Angelo Giallongo, oltre a Vincenzo Giannone, sia stato espressione di quell’Idea di Centro che guarda verso il Pdl.

Se oggi registriamo le dimissioni dalla carica di primo cittadino dell’uomo Giovanni Venticinque, è sol perché, quando si volevano riportare, (colpevolmente in ritardo), le scelte e le valutazioni nel giusto ambito dei partiti, egli si è sentito solo. Voglio ricordare infine, agli esponenti del Pdl di Scicli che nessun organo rappresentativo è stato eletto all’interno del partito, con il diritto di esprimere all’esterno un’opinione compiuta su ciò che è successo. Ci siamo teste pensanti, e persone che abbiamo un’opinione più sfaccettata, più sedimentata, e più aderente al vero, forse, di quanto non dicano esternazioni di singoli, che credono di poter parlare in nome e per conto di altri, che a nessuno  hanno concesso delega di pensiero e di parola”.