Domenica mattina si era presentato presso la Compagnia Carabinieri di Modica per denunciare il furto subito il giorno precedente allorquando ignoti ladri avevano frantumato il finestrino della sua auto parcheggiata a Modica Alta in via Loreto Gallinara prima di rubare il suo tablet custodito all’interno dell’abitacolo.

Una volta formalizzata la denuncia i militari dell’Arma si sono subito recati a Modica Alta ove, sulla base dei sospetti sorti in capo ad alcuni cittadini stranieri residenti in quel quartiere, hanno sottoposto ad accurata perquisizione domiciliare una abitazione ubicata in via Pisani al cui interno sono stati subito individuati e identificati 4 cittadini stranieri.

I sospetti dei militari si sono ben presto rivelati fondati tanto è che nel corso della perquisizione i Carabinieri della Stazione di Modica hanno rinvenuto diversi telefoni cellulari, alcuni dei quali muniti di SIM CARD, ed il tablet PC rubato al giovane modicano.

La perquisizione, portata avanti nonostante il ritrovamento del PC rubato, ha dato frutti inattesi: oltre alla re furtiva, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto un panetto di circa 80 grammi di hashish e 6 grammi di marijuana, nonché 2 bilancini di precisione ed 1 coltello con lama intrisa di stupefacente utilizzati verosimilmente per il confezionamento delle dosi di droga da vendere al dettaglio. Oltre a ciò all’interno dell’abitazione è stata rivenuta una vera e propria katana con lama di oltre 40 cm, appuntita.

Alla luce degli esiti della perquisizione i 4 stranieri sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di concorso in ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione di armi o oggetti atti ad offendere. Si tratta di M.S., 21enne, tunisino, censurato, S.H., 22enne albanese, censurato, M.F., 26enne algerino, censurato e N.K., 20enne albanese, incensurato. Nel corso delle operazioni di fotosegnalamento è emerso, altresì, che M.F. non ha ottemperato all’ordine di espulsione dal territorio italiano emesso il 28.01.2009 dalla Questura di Ragusa.

Quanto rinvenuto in occasione della perquisizione è stato sottoposto a sequestro ad eccezione della re furtiva che è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario.

Dopo le operazioni di fotosegnalamento condotte presso il laboratorio fotografico della Compagnia Carabinieri di Modica gli arrestati sono stati accompagnati presso il carcere di Modica ove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa della convalida del loro arresto.

Ora verranno eseguiti accertamenti sui telefoni cellulari, ritenuti essere provento di furto, per risalire ai legittimi proprietari.