Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, a confronto con l’architetto Marina Batolo, di Marsa Siclà, e Donatella Tognon dell’Hotel 900, sulle prospettive di crescita turistica a Scicli e nel Sudest. Teatro del confronto è stato  palazzo Failla, a Modica in occasione del Master Universitario di I livello in Offerta turistica integrata in Val di Noto, organizzato dall’Università di Catania con Confeserfidi.

“Siamo a una svolta storica –ha detto Venticinque all’attento pubblico di una trentina di corsisti durante il dibattito con le due operatrici del settore – O il Val di Noto e il Sudest diventano ora un Sistema Turistico Integrato, facendo finalmente sistema, o torniamo tutti indietro”. Dopo il riconoscimento Unesco del 2002, e il successo della fiction del Commissario Montalbano a partire dal 1999, gli Iblei hanno conosciuto un  momento di grande visibilità mediatica. Lo step successivo, ha spiegato Venticinque, è quello di lavorare in collaborazione, i Comuni, i privati, gli operatori, per creare un Sistema Turistico organico, funzionante.

Taormina e Giardini Naxos sono un sistema turistico, le Eolie sono un sistema turistico, il Val di Noto e il Sudest ambiscono, ma non sono ancora un sistema turistico. A poco vale illudersi che ormai la richiesta di posti letto è in costante aumento.

“Se dallo spontaneismo non si passa a un sistema organico di proiezione dell’offerta, si corre il rischio di tornare indietro, ai tempi in cui le nostre spiagge erano meta di emigrati di ritorno per la villeggiatura”. Il Sudest siciliano è attualmente il primo distretto turistico in Italia per somme ricevute dal Governo nazionale.