E’stato presentato oggi, presso il centro servizi culturali di Comiso , “Noi Crediamo”, il libro dell’ex ministro del governo Berlusconi, Giorgia Meloni. Prima della presentazione L’On Meloni ha inaugurato la nuova sezione locale della “Giovane Italia”, un fatto importantissimo perché in un periodo di anti politica come quello che stiamo vivendo è bello vedere dei ragazzi che si uniscono in un ideale e che non chiedono nulla alla politica, ma hanno la voglia di partecipare per fare sentire le proprie idee.

Il libro è un inno all’Italia, all’interno si raccontano storie di uomini e donne che ce l’hanno fatta. A margine della presentazione abbiamo sentito l’On Meloni che, diventata deputata in età giovanissima, non crede in questo governo tecnico e crede che sarà la politica a salvare l’Italia e non i tecnici.

Quanto costa alla politica l’attuale situazione di Governo?

“Costa tanto perché  la genesi del governo tecnico ha rappresentato una implicita ammissione di sconfitta per la politica, nessuno mi convincerà mai che alla fine saranno i tecnici a salvare il mondo, soltanto la politica può farlo, sono le  idee che salvano il mondo. Ci vuole rabbia e amore per affrontare situazioni di grandi crisi  perché la politica, con tutti i suoi difetti, rimane uno straordinario strumento per partecipare alla crescita della propria terra”. 

 Lei oggi ha inaugurato una nuova sezione formata da giovanissimi, è ora di un ricambio generazionale?

“Non è semplicemente una opzione giovanilistica, in primo luogo oggi chi ha 25 anni e chi 75 sono persone vissute in mondi diversi;  o si riesce a rappresentare tutti o si rischia di lasciare qualcuno senza risposte. In secondo luogo in una nazione fatta da ragazzini, come il risorgimento ci insegna, a 150 anni non possiamo dire che è impossibile che si facciano cose straordinarie se non si è in età pensionabile. Questa è la cosa che ad esempio non mi piace dell’attuale governo. Un’altra cosa che non mi piace è l’assenza di equità nella manovra, equità che in parte è stata garantita dalla politica grazie agli emendamenti. Come si fa a parlare di equità quando si tassano le pensioni di 900 euro e si mantengono le pensioni d’oro?  Come si fa a dire che gli estimi catastali delle case della povera gente verranno rivalutati fino  60% e quelle delle banche del 20%? Sono cose che noi abbiamo corretto a dimostrazione che il
lavoro di equità su questa manovra è stato frutto del lavoro della politica”.

Quanto durerà il governo Monti e cosa ci sarà dopo?

“Spero che durerà il meno possibile, il Governo Monti è un esecutivo di emergenza e come tale deve comportarsi, una volta affrontata l’emergenza bisogna andare ad elezioni. Per il dopo non so cosa succederà, ma ci batteremo per il mantenimento del modello bipolare, sarebbe drammatico tornare alla partitocrazia modello prima repubblica”.

                                                                                            Carmelo Riccotti La Rocca