Sei tradizioni di Scicli entrano a far parte delle Eredità Immateriali Unesco.

Sono la Festa di San Giuseppe con cavalcata, la Festa del Cristo Re Risorto, la Festa della Madonna delle Milizie, le Celebrazioni e i riti della Settimana Santa, le Canzoncine in onore di Maria Santissima, il Paesaggio e i Giardini di Pietra. Quest’ultimo riconoscimento è l’unico extracomunale e riguarda il patrimonio dei muri a secco del ragusano.

Presso i locali del Ciapi di Priolo Gargallo si è svolta la giornata di studio sul tema “Quali azioni per la salvaguardia, la divulgazione, la promozione e la fruizione delle Eredità Immateriali Siciliane”, col patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana. Relatori il presidente del CIAPI On. Prof. Egidio Ortisi e il Prof. Aurelio Rigoli, Presidente della Commissione REI, alla presenza dell’Assessore regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana prof. Sebastiano Missineo.

Ha partecipato all’appuntamento, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Scicli la dottoressa Enza Spataro, capo settore cultura, che ha ritirato i sei riconoscimenti per conto del Comune.

Secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003, le Eredità Immateriali sono “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche – nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”. Tali Eredità, più in particolare, riguardano le “tradizioni orali ed espressioni, compreso il linguaggio come veicolo del patrimonio culturale immateriale, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali e rituali, gli eventi festivi, le conoscenze e  pratiche concernenti la natura e l’universo, i saperi legati all’artigianato tradizionale”. L’UNESCO ha recentemente posto al centro delle sue attività istituzionali la tutela e la valorizzazione delle Eredità Immateriali dell’Umanità. In Italia, invece, non esistono ancora norme specifiche per la loro salvaguardia. Per dare una risposta a tali considerazioni, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione ha provveduto a istituire, con il D. A. n. 77 del 26 luglio 2005,  il Registro delle Eredità Immateriali (REI) e il Programma Regionale delle Eredità Immateriali. Grazie al Registro delle Eredità Immateriali la Regione Sicilia porrà in essere le essenziali attività di identificazione e registrazione delle proprie eredità culturali, contribuendo altresì alla loro salvaguardia, con particolare riguardo per quelle a rischio di scomparsa o alterazione, nonché alla loro adeguata promozione e fruizione, grazie al Programma Regionale delle Eredità Immateriali.