carabinieri  1Sono due le persone indagate sulla misteriosa morte del giovane di 22 anni di Giarratana Salvatore Cultrera.

Sono due fratelli catanesi che risiedono a Ragusa di 20 e 24 anni, pregiudicati conosciuti per risse e lesioni personali, e sono accusati di tentata estorsione e istigazione al suicidio per un debito illecito, perché contratto per l’acquisto dello stupefacente. Insomma Salvatore si sarebbe ucciso per duemila euro.

I due infatti avrebbero avuto un appuntamento venerdì, la sera della scomparsa il 23 maggio scorso, con Cultrera alle 21:30 a Ragusa ma la vittima non si è mai presentata. I due sarebbero andati a Giarratana a cercarlo per riscattare un debito di soli duemila euro che avrebbe contratto Cultrera per l’acquisto della droga. Secondo gli investigatori, i due avrebbero minacciato di morte il ventiduenne se non avesse provveduto in tempi brevi a consegnare la somma e per l’indisponibilità economica Cultera avrebbe deciso di farla finita.

Al momento  infatti è il suicidio l’ipotesi delle Forze dell’ordine ma mercoledì o massimo giovedì sarà effettuata l’autopsia che darà una lettura più chiara sul decesso del giovane.

Sul corpo non ci sono apparentemente segni di percosse o di violenza.

Ma non è escluso che qualcuno abbia voluto simulare il suicidio.  Il corpo del giovane è stato rinvenuto domenica mattina dietro alla chiesa Madre e vicino ad un giardino pubblico, nascosto in una zona impervia tra un terrazzino e il canale di scolo delle acque piovane, penzolante con una corda al collo, in stato di decomposizione.

Il  giovane, secondo quanto riferito dagli investigatori che hanno anche interrogato gli amici di Salvatore, consumava giornalmente la droga, tre-quattro canne al giorno.

I carabinieri e la polizia hanno sequestrato il telefono ma non è emerso nulla di rilevante. “E’ probabile, sostiene il Maggiore Alessandro Coassin, comandante dei carabinieri della compagnia di Ragusa, che gli amici possano dare la chiave di volta per risolvere questo caso”.

Durante gli interrogatori gli amici di Cultrera sono stati in un primo momento reticenti e poi hanno collaborato ma forse non hanno proprio detto tutto o qualcuno ha voluto rendere false attestazioni con il rischio di sviare le indagini.

Continuano da parte di polizia e carabinieri gli interrogatori  e le indagini a 360 gradi per risolvere il caso, che presenta ancora molti lati oscuri.

Purtroppo per i genitori si sono rivelate una bufala gli avvistamenti a Frigintini. Gli stessi avevano dichiarato di avere visto il figlio preoccupato e nervoso la sera della scomparsa, per 15 giorni Salvatore non si è neanche presentato al lavoro.

Intanto la notizia del decesso ha destato stupore e dolore in tutta la città di Giarratana: è  stato del sindaco Bartolo Giacquinta il penoso e difficile  compito di rivelare il decesso alla famiglia che è stata  sostenuta dagli assistenti sociali per tutto il pomeriggio.

 Viviana Sammito