Speciale Elezioni Politiche del 4 Marzo 2018




NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

Ore 13:35 Uragano 5 Stelle anche in provincia di Ragusa, come nel resto della Sicilia. Marialucia Lorefice,  al momento, dati non definitivi, avrebbe superato il 50%. Male alla senatrice uscente Venerina Padua che non raggiunge il 15%.

Dati ancora non definitivi, lo ribadiamo, danno alla grillina Lorefice 32mila voti. Il Movimento 5 Stelle è intorno ai 32mila, quindi ben oltre il 50%.

Gli altri partiti, al momento, lo ribadiamo, dati non definitivi:

Forza Italia 11mila voti, Lega 4 mila, Fratelli D’italia Con Giorgia Meloni 2.500, il Partito Democratico poco sopra 8mila voti, Liberi e uguali non toccherebbero i 2mila voti.

Il modicano Nino Minardo è stato eletto nel proporzionale nel collegio di Catania nella lista di Forza Italia.

La schiacciante vittoria dovrebbe far riflettere ora il presidente della Sicilia Nello Musumeci che ha in giunta un avversario sfegatato dei 5 Stelle, Vittorio Sgarbi, che ha usato parole pesanti contro il Movimento e contro Dimaio. Coro unanime dei siciliani: “Musumeci, ritira  la delega a Sgarbi, non ci rappresenta”, indignati contro i video postati in rete dall’assessore Sgarbi e dalle parole usate contro Di maio.

 

Ore 7:05 Voti definitivi a Scicli, clicca qui

 

Ore 7  218/272 sezioni Colleggio Uninominale 8 

              MARIALUCIA                       LOREFICE 52.842 51,95
MOVIMENTO 5 STELLE 50.712 51,76
VALERIA ZORZI 28.106 27,63
FORZA ITALIA 17.799 18,16
LEGA 5.819 5,93
FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI 3.937 4,01
VENERA PADUA 14.557 14,31
PARTITO DEMOCRATICO 11.947 12,19
+EUROPA 1.153 1,17
CIVICA POPOLARE LORENZIN 500 0,51
ITALIA EUROPA INSIEME 330 0,33
ROSETTA NOTO 2.819 2,77
LIBERI E UGUALI 2.615 2,66
PAOLO ANTOCI 1.107 1,08
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA 1.035 1,05
SIMONA PURPORA 613 0,60
CASAPOUND ITALIA 571 0,58
SVEVA D’ANTONIO 605 0,59
POTERE AL POPOLO! 553 0,56
ALESSIA MARIA ARRABITO 437 0,42
ITALIA AGLI ITALIANI 419 0,42
PAOLO SANT’ANGELO 265 0,26
PARTITO COMUNISTA 258 0,26
CRISTOFORO ATTARDO 229 0,22
LISTA DEL POPOLO PER LA COSTITUZIONE 205 0,20
DESI BRAFA 133 0,13
PARTITO VALORE UMANO 121 0,12

 

 

Ore 6:45 Dati definitivi affluenza alle urne in provincia di Ragusa

 

 

 

 

Ore 1:20. È un vero e proprio trionfo per il Movimeto 5 stelle, stando alle primissime proiezioni nazionali. Il M5s, stando ai dati parziali elaborati da Swg per La7 relativi al Senato, è 33,6%, con un netto distacco rispetto agli avversari: crolla il Partito democratico, che è dato al 18,3%, mentre la Lega con 17,4% sorpassa Forza Italia (14,1%). Nel centrodestra Fratelli d’Italia arriva al 4,0% e Noi con l’Italia-Ude 1,0%, mentre nel centrosinistra Europa 2,3%, Civica popolare  Lorenzin 0,6%, Italia Europa insieme 0,8%, Leu 3,3%. Secondo gli exit poll Rai alla Camera centrodestra 33-36%, M5S 29,5-32,5%; centrosinistra 24,5-27,5%; Leu 3-5%.

Ancora nessun dato di scrutinio giunge dalla provincia di Ragusa. 

 

Ore 12:40. Affluenza alla urne in provincia di Ragusa,                       ore 12                   ore 19         ore 23     precedenti

 

Ore 23. Seggi chiusi, ma in molte sezioni in Italia si continua a votare. Chi è entrato infatti prima delle ore 23 ha diritto a votare.

Arrivano le prime proiezioni a livello nazionale.

Il Movimento 5 Stelle sarebbe il primo partito. La coalizione del Centro Destra però sarebbe avanti. Ovviamente si parla di proiezioni. I primi dati  non prima di mezzanotte.

 

 

Per le elezioni politiche di oggi, 4 marzo 2018, che stabiliranno la nuova composizione di Camera e Senato, si è votato per la prima volta con la nuova legge elettorale: il Rosatellum, un sistema misto maggioritario-proporzionale.

Gli elettori ricevono dunque una scheda per la Camera e, per chi ha più di 25 anni, una per il Senato. Le due schede sono identiche. Differiscono solo per il colore: rosa per la Camera e gialla per il Senato.

Il nuovo sistema elettorale prevede che i partiti possano presentarsi alle elezioni singolarmente o uniti in coalizioni.

Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate.

I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati del collegio plurinominale.

Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista del collegio plurinominale.

Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato del collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.

Le modalità di voto sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale, con apposita esplicitazione che:

il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa;

il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio.

Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente l contrassegno della lista nonchè i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.

Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati del collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.

Se l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto (art. 59 bis del d. P. R. n: 361/57, come novellato dell’art. 1, comma 21, della legge n. 165/2017).

Le nuove schede elettorali sono dotate di un’appendice cartacea munita di un “tagliando antifrode” con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l’elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all’elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa dell’urna (art 31, comma 6, e art. 58 del d. P.R. n. 361/57, come sostituito dall’art. 1 commi 18 e 19, della legge n. 165/2017).