giancarlo guerrieri pazzuDal suo esordio come cantautore nel 1990 con il 33 giri Sulle tracce dell’iride, Giancarlo Guerrieri ha vissuto la sua vita con e per la musica, sempre senza mai scendere a compromessi  con le passeggere tendenze stagionali,  conservando la freschezza da eterno Peter Pan alternata  – e lo si evince dai suoi testi – ad affondi ironici e taglienti proprii di un uomo che ha vissuto e visto tanto nella sua vita.

Di questo geniale artista siciliano nato a cavallo tra i monti Iblei e le chilometriche dune di sabbia delle marine ispicesi, emergono lo spessore e la maturità delle ultime produzioni che dall’album Caminanti del 2011 ad oggi hanno portato passo dopo passo, nota dopo nota,  viaggio dopo viaggio in giro per il mondo, alla composizione e realizzazione del suo nuovo cd intitolato Pazzu.

“I Pazzi osano dove gli angeli temono d’andare” scriveva Poe, e in questo progetto Giancarlo Guerrieri  ha osato molto e non solo artisticamente. Libero da ogni clichè, in questo ultimo disco i vari generi e stili musicali si fondono piacevolmente e sono al servizio e alla funzionalità delle canzoni. Anche in termini produttivi è stata una pazzia ragionata e voluta quella di confezionare a Milano un disco in siciliano. Pazzu è un disco di altissima sensibilità e qualità, arrangiato da Mario Saroglia e prodotto da Guerrieri insieme allo stesso Saroglia, contiene ottime canzoni alcune delle quali composte assieme gli amici Mario Incudine e Kaballà.

Gli undici brani che compongono l’album sono prevalentemente in dialetto siciliano. brani tutti da scoprire come la bellissima Tri kiova (Tre Chiodi), che parla della terra e della gente siciliana con poesia e schiettezza, della sua meravigliosa bellezza e del suo terribile destino di terra usurpata dalle mafie e dalla cattiva coscienza di accettare con rassegnazione la condizione di disagio in cui vive. Alcuni richiami al dhivei (idioma dell’arcipelago maldiviano dove Guerrieri ha vissuto per un periodo della sua vita) si trovano nella canzone La musica è putenti, brano  musicalmente caratterizzato dai friscaletti, flauti e duduk di Antonio Putzu, assieme alle ritmiche dirompenti di Enzo di Vita  e alle chitarre elettriche di Placido Salamone che  vanno ad arricchire tutte le tracce del disco.

Tra le canzoni in italiano, due versioni di Agata, il celeberrimo brano portato al successo nel 1968  da Nino Ferrer, che è stata tradotta e riadattata da Guerrieri in dialetto siciliano e in italiano, giusto per non far mancare niente anche all’ascoltatore più nostalgico. L’altro brano in italiano è Super otto-Voglio tornare bambino, uno spaccato generazionale dei nati a cavallo tra gli anni 1970/80;  ricordi, speranze e sogni di un adolescente che oramai giunto alla soglia dei 40 anni si guarda indietro e si accorge che in Italia non è cambiato quasi niente da allora.

Qui sotto la canzone L’Uomo è pazzo, il primo singolo estratto dal nuovo lavoro di Giancarlo Guerrieri, brano che l’associazione nazionale Dimensione Donna ha scelto come inno per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Più in basso la biografia.

 

BIO

Giancarlo Guerrieri è un cantautore siciliano, il 1988 segna il suo debutto scrivendo “Il treno dell’arcobaleno” con il quale vince il concorso nazionale “Passaporto per Sanremo”.

Nel 1990 realizza il suo primo LP “Sulle tracce Dell’iride”.

Nel 1991 partecipa al Festival della Nuova Canzone Siciliana con il brano ““Fidati” (Lengi Music).

Nello stesso anno riceve il Premio Solemare 91 (Raitre).

Nel 1992 viene invitato da Gianni Bella alla convention “Montagne Verdi”(Raiuno) dove presenterà il singolo “Sarai” (Lengi Music).

Nel 1993 si reca a Milano per conseguire il diploma di Tecnico del suono all’EMIT Feltrinelli, 2 anni intensi nel corso dei quali compone musiche per alcune produzioni del teatro Ciak e per il Teatro del Trebbo di Toni Comello, e scrive le musiche di alcuni spot pubblicitari per la TV .

Nel 1995 incide nuovi brani che verranno affidati a giovani emergenti della Carosello, suona come tastierista nella tournèe L’AMORE NUOVO di Vincenzo Spampinato.

Nel 1999 incide l’album “Cercando nuove parole”(Cam/Lengi). Poi per qualche anno lascia l’Italia per esibirsi da solista in prestigiose località turistiche in Egitto, Kenya, Zanzibar, Maldive, Svizzera e Germania. Molte sono le collaborazioni con artisti di fama nazionale e internazionale tra cui Ornella Vanoni, Tony Esposito, Roby Rossellini , “le iene” Max Laudadio e Giulio Golia, Adriano Pappalardo, Passengers, Arnoldo Foà, Joe Amoruso.

Nel 2009 con La canzone “CAMINANTI” vince il prestigioso “PREMIO dell’ORCHESTRA” al X Festival della Nuova Canzone Siciliana e l’anno successivo è finalista per l’XI edizione in coppia con Antonella Arancio con il brano “COMU VENI VENI”.

Nel 2011 pubblica il CD “Caminanti”, nel quale è contenuta la canzone

“C’è un buco” con la quale arriva tra I finalisti del Musicultura Festival di Macerata.

Dopo due anni di intensa attività live con il CAMINANTI LIVE TOUR spettacolo che partendo dalla Sicilia lo porta ad esibirsi nelle più importanti città italiane e all’estero: in Australia, Emirati Arabi, Portogallo, Svizzera e Germania, decide di entrare in studio per un nuovo disco.

Nel 2014 esce Il suo nuovo cd che ha per titolo “Pazzu” ed è stato prodotto da Mario Saroglia con la prestigiosa collaborazione di Kaballà e Mario Incudine.