Si terrà domattina, mercoledì 18 gennaio, alle 9,30 in piazza Garofalo a Donnalucata, la cerimonia commemorativa dell’eccidio dei carabinieri Vincenzo Garofalo(nella foto a sx) e Antonino Fava, uccisi, per mano della ‘Ndrangheta diciotto anni fa in Calabria. Vincenzo Garofalo era donnalucatese.

Sarà deposta una corona d’alloro in memoria dei due militari. Don Rosario Sultana dedicherà un momento di preghiera.

I due militari furono crivellati a colpi di mitraglietta calibro nove e kalashnikov. Un inferno di fuoco, al quale hanno tentato disperatamente, quanto inutilmente, di sottrarsi.

I sicari si sono affiancati all’auto dei carabinieri, che viaggiava sulla corsia Sud dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, a tre chilometri dallo svincolo di Scilla. Una spedizione punitiva in piena regola.

Garofalo e Fava hanno cercato di difendersi, hanno tentato la fuga, forse uno di loro ha risposto al fuoco. Per duecento metri (sono rimaste lunghe tracce di gomma sull’ asfalto), con un disperato zig-zag hanno cercato di evitare la pioggia di proiettili. Ma il commando omicida ha avuto il sopravvento. Addirittura uno dei sicari, al termine della corsa, quando l’auto dei carabinieri si è bloccata, è sceso e da distanza ravvicinata ha sparato una raffica finale, un simbolico colpo di grazia come quello che i nazisti sparavano alla nuca delle loro vittime.