Ricorre oggi, 1 settembre 2023, il 19esimo anniversario della scomparsa di Denise Pipitone, la bambina svanita nel nulla a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il primo settembre del 2004. Oggi come allora, di Denise non si hanno notizie: in un post su Facebook, il ricordo della mamma Piera Maggio:

“Carissima Denise, purtroppo ci avevamo visto lungo, non a caso chiedemmo aiuto circa due mesi dopo il tuo sequestro anche ai vertici dello Stato. Negli anni le nostre paure si sono concretizzate: adesso, oltre al nostro dolore ci rimane l’amarezza e tanta rabbia per gli errori d’indagine commessi e per tutto quello che si poteva fare e non è stato fatto! Ti cercheremo sempre, fino a prova contraria. Speriamo con tutto il cuore che, ovunque tu sia, almeno stai bene!” Queste le parole scritte dalla mamma.




Sul profilo di Piera Maggio inoltre appare anche un post firmato da papà Pietro Pulizzi, del fratello Kevin e da Brigitte, moglie di quest’ultimo. “Non ho mai capito fino in fondo il loro dolore fin quando non sono diventata mamma anche io. La prima cosa che ho pensato quando ho tenuto mia figlia Dayana tra le braccia è stato come avesse fatto mamma Piera a sopportare un dolore così atroce” scrive Brigitte. “Credo che qualsiasi essere umano si sarebbe abbandonato al suo dolore e basta. Invece lei si è rimboccata le maniche e, da sola, insieme al tuo papà, in controvento con le istituzioni, è riuscita a fare l’impossibile. È riuscita persino a far approvare la modifica di una legge riguardante i minori, rinominata col tuo nome” si legge nella lettera di Brigitte indirizzata a Denise.

In questi vent’anni sono state molteplici le segnalazioni di bambine somiglianti a Denise, a Milano, in Grecia e in Russia, che tuttavia non hanno mai portato a risultati concreti.

Nel maggio 2021, la procura di Marsala è tornata a indagare sul caso ed è stata richiesta una commissione d’inchiesta parlamentare su iniziativa dei deputati Alessia Morani e Carmelo Miceli del Partito Democratico, con lo scopo di analizzare depistaggi, conflitti di interessi e anomalie delle indagini precedenti. La vicenda, però, non subisce alcuno sviluppo sino al dicembre dello stesso anno, quando il giudice per le indagini preliminari di Marsala decide di archiviare il caso.