Comiso – Viaggiavano con un Kalashnikov in macchina, i Carabinieri li arrestano
- 17 Luglio 2012 - 18:15
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Nell’ambito di un rafforzamento dei controlli alla circolazione stradale e al contrasto dei fenomeni degli incendi e delle fumarole nell’ambito della giurisdizione della compagnia di Vittoria, una pattuglia dei carabinieri della stazione di Comiso nel corso di un ordinario posto di controllo hanno tratto in arresto Salvatore Servo, nato Palagonia, 38enne residente a Comiso, separato, disoccupato, pluripregiudicato, convivente; Giuseppe Guastella, comisano di 40 anni, operaio edile, pluripregiudicato, Walter Cosentini nato catanzaro residente a Vittoria, 24 anni, carpentiere, incensurato; Emanuele Gianni’, comisano di 61 anni, operaio, pregiudicato; il figlio di quest’ultimo, Simone Giannì, comisano di 25 anni, incensurato, la moglie Lucia Corallo, 54 anni, , casalinga, pregiudicata, le figlie, Barbara Giannì, comisana di 34 anni, casalinga, incensurata, e Samantha , 36 anni, casalinga, incensurata, Miriana, 19 anni, coniugata, casalinga, incensurata, poichè, a seguito di perquisizione dell’automezzo “Fiat Ducato” su cui viaggiavano, sono stati rinvenuti, celati nel bagagliaio sotto gli effetti personali, un fucile mitragliatore tipo Kalashnikov di produzione cinese con due serbatoi e una carabina semiautomatica marca “Jager”, modello “ap74/1” cal. 7,65 browning con matricola non iscritta nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo e relativo serbatoio, entrambe in ottimo stato d’uso e perfettamente funzionanti, nonche’ 39 munizioni a salve marca “Gfl” cal. 7.65, 5 munizioni cal. 6.35 e nr. 6 bossoli cal. 7.65, il tutto sottoposto a sequestro.
Espletate le formalita’ di rito, i cinque uomini sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa, mentre le donne sono state ammesse ai domiciliari. Devono rispondere in concorso tra loro di detenzione e trasporto di armi comuni da sparo e da guerra. Le armi sequestrate verranno inviate al reparto investigazioni di Messina al fine di effettuare gli accertamenti tecnici. allo stato non si esclude nessuna pista investigativa sull’eventuale utilizzo delle armi in tutto il territorio nazionale.