ionut pavelI carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa hanno arrestato un rumeno, per  tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione. L’uomo è ricercato da due anni e fa parte del gruppo dei connazionali che mettevano annunci on line per adescare uomini e poi ricattarli durante il rapporto sessuale con donne rumene.  Nella rete degli estorsori è finito anche un politico comisano.

Era ricercato in Romania perché reclutava connazionali prorompenti per sottometterle e darle in pasto a uomini che pagavano per rapporti sessuali, dopo avere letto annunci su bacheche on line. Lo sfruttamento della prostituzione avveniva in appartamenti affittati a Comiso. Era il 2013. E’ stato rintracciato ieri e arrestato in Romania il 29enne, Claudiu Ionut,  per  tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione, scappato dopo che i militari avevano stretto le manette ai polsi, nel 2013, a un componente del sodalizio: il vittoriese di 65 anni, imprenditore agricolo, Salvatore Iacono.

Ionut era rientrato in Romania, a Dragomiresti, dov’è stato rintracciato e arrestato dalla Polizia Rumena. E’ già stata avviata la procedura per l’estradizione in Italia di Pavel.

Oltre ai due uomini, già a luglio, era stata arrestata, sempre dai carabinieri, un’altra rumena, Marin Janina. La donna era stata intercettata  mentre era andata a fare visita a suo fratello George, che si trova ristretto agli arresti domiciliari a Catania, in un’abitazione in località Playa, per gli stessi fatti. George Marin infatti,  era stato arrestato in flagranza di reato per estorsione in concorso insieme con Veronica Hodorog, il 12 dicembre 2013.

I due avevano dato appuntamento a un politico comisano che era stato ricattato, dopo avere avuto un rapporto sessuale con una rumena ed essere stato fotografato e minacciato di consegnare le immagini alla moglie, se non avesse corrisposto  100mila euro in un mese. Capendo di essere rimasto intrappolato in un ricatto, da cui non sarebbe più riuscito a venire fuori, la vittima aveva deciso di sporgere denuncia. Aveva stabilito le modalità della consegna di una busta con banconote false, traendo nella trappola gli estorsori, in presenza dei carabinieri.  Per i rumeni sono scattate le manette mentre ritiravano la busta dalla vittima nel luogo che avevano concordato, in aperta campagna nel vittoriese.

I carabinieri del Nucleo Investigativo stanno continuando le indagini perché al puzzle mancano altri due pezzi.

Viviana Sammito