«Madre Lingua»: due giorni dedicati alla cultura ed alla lingua siciliana. Accade a Comiso, con un’iniziativa organizzata dall’associazione Ippos, che si svolgerà in due fine settimana, il 7 e 14 luglio, alle ore 21, sul sagrato della Chiesa di San Biagio.




L’iniziativa è dedicata alla lingua siciliana. La chiama così (e non dialetto, come nell’accezione più comune) Giombattista Novelli, presidente dell’associazione “Ippos” perché il siciliano è una lingua che ha radici antiche, in auge nel periodo di Federico II, quando faceva il paio con il toscano dantesco. Una lingua è la radice dell’identità di un popolo: ecco perché l’iniziativa ha scelto questo nome: «Madre Lingua».

Si comincia sabato 7 luglio (vigilia della festa esterna in onore del patrono San Biagio). E proprio il sagrato della chiesa sarà il proscenio dell’iniziativa. Presenteranno la serata Giovanni Picarella (in lingua siciliana) e Paolo Sallemi (che tradurrà in italiano, a beneficio degli “stranieri” presenti). Il tenore Maurizio Indelicato di Campobello di Mazara (finalista a “Tu si che vales”, talent show condotto da Mara Venier su Canale 5), proporrà i brani “Cu ti lu dissi” e “E vui durmiti ancora”, “Mi vuotui e mi rivuotu” e “Nicuzza”. Ospite della serata, lo scrittore Francesco Giuffrida, catanese, studioso delle “ottave siciliane”. Il secondo ospite sarà Stefano Garofalo, erede di Giuseppe Leopardi Cilia, vissuto nella prima metà del XIX secolo, che fu cancelliere capo della Cancelleria di Comiso, poi Decurione della città. Leopardi Cilia è autore della “Raccolta di canti popolari”, che lo studioso comisano curò prima del 1817. Il manoscritto venne scoperto per caso e dato alle stampe postumo nel 1948. Nella raccolta si trova, per la prima volta, il celebre testo “Mi votu e mi rivotu” (di autore sconosciuto), che il grande pubblico ha conosciuto grazie alla voce ed al canto di Rosa Balistreri. La serata si concluderà con il brano strumentale “Vitti na crozza” e con il canto “Brucia la terra”. “Brucia la terra” è il canto proposto da Indelicato a “Tu si che vales”.

Il 14 luglio si proporrà la seconda serata, sempre dedicata alla Sicilia. Stavolta, protagonista sarà la musica classica e saranno proposti brani di Vincenzo Bellini. Sul palco che sarà allestito, ancora una volta, sul sagrato della chiesa di San Biagio, ci saranno il baritono vittoriese Sandro Paternò e la Banda Musicale “KASMENEO” città di Comiso, diretta dal maestro Rosario Gorgone. Presenta: Angelo Buscema.

«Madre Lingua – spiega Giombattista Novelli – è un evento per valorizzare la storia di Madre Terra, partendo dalla base di tutta la nostra storia. La radice di tutto è la “Madre Lingua, il siciliano parlato in tutte le sue forme: dialetti, poesie, testi canori, testi musicali ed ottave. Come una sinfonia dolce e amara nello stesso tempo, tutto ciò coagula la storia dell’arte e della cultura della nostra terra».

Madre Lingua andrà oltre: «Sarà un progetto itinerante, che proporremo anche in altre città siciliane ed anche all’estero, specie nei paesi che ospitano i nostri emigrati. Abbiamo già dei contatti: quest’esperienza inizia a Comiso, ma non si fermerà qui».

Il progetto «Madre Lingua» è sostenuto dagli sponsor: Sallemi Carburanti, Al Castello di Beatrice, Agriplast e Villa Orchidea.

Francesca Cabibbo