polizia 11Hanno un’identità i due ladri che hanno preso di mira, in distinte giornate,  la stessa abitazione in c.da Margitello a Comiso. La polizia ha denunciato  C. G. ragusano di 38 anni, pregiudicato e CM vittoriese, di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine sin da quando era minore.

La denuncia di furto è stata sporta dal proprietario che stava ultimando alcuni lavori  nella sua proprietà rurale quando si è accorto che sono spariti, durante la notte, una pilozza in pietra di Comiso antica, un collo di pozzo antico in pietra, danneggiando un contenitore in pietra. Alcuni giorni dopo il comisano ha notato ancora che il lucchetto del cancello era nuovamente rotto e, da un controllo, ha appurato che erano stati rubati un’altra pilozza antica in pietra, un altro collo di pozzo, due scifetti piccoli antichi rotondi, altri due  antichi rettangolari, uno quadrato e una bacheca votiva stile antica in pietra scolpita con inciso la data 1836.

L’uomo, per difendere dai malviventi i suoi beni, ha predisposto vicino all’abitazione alcuni “offendicula”, oggetti che permettono la difesa privata di immobili,   cosicché se ritornavano gli ignoti malviventi avrebbero avuto problemi con i pneumatici delle auto.

Proprio gli offendicula hanno permesso di identificare i malviventi che erano stati visti a bordo di un furgone bianco FORD Transit con i  due  pneumatici  anteriori scoppiati. Un testimone ha riferito alla Polizia che i balordi erano in tre e che il furgone era stato poi abbandonato nelle vicinanze. I malviventi pensavano di farla franca togliendo le targhe e occultando la refurtiva in un  motocarro. Il controllo sulla copertura assicurativa del mezzo e  sui tabulati dei numeri di telefono dei pregiudicati hanno permesso di appurare che entrambi in orario vicino e successivo al furto erano esattamente nella zona in cui erano stati commessi i reti.  Pochi giorno dopo i malviventi hanno battuto la zona, la stessa casa ma all’interno c’era anche il proprietario che ha chiamato la polizia.

I due soggetti avendolo visto si sono dati alla fuga, tentando di salire su un’autovettura AUDI 80 ma, braccati, sono scappati a piedi per le  campagne. Il mezzo è stato rinvenuto con gli sportelli aperti  e con i dati relativi alla vettura la polizia è risalita ad un parente dei due ragusani segnalati che, per mascherare i fatti, aveva effettuato anche una denuncia di furto dell’auto. La vittima del furto ha denunciato i fatti, un carro attrezzi ha portato via l’auto rinvenuta e il ventiseienne ha chiamato il comisano gridando: SBIRRU, MERDA.  Il giovane è stato anche denunciato per minacce, oltre per un tentativo di furto e furto.

Viviana Sammito