” LOLLO, PEZZO DI MERDA CORNUTO SE NON MI RITIRI LA QUERELA IO TORNO IN QUELLA CASA E NON ME NE VADO PIU, PITTOSTO LA BRUCIO”.

Il proprietario di un immobile di via Solferino di Comiso ha chiesto il pagamento dell’affitto al locatario: un tunisino di 44 anni KELLAL Jaouhar che, sebbene sia moroso, ha minacciato di morte il comisano con un piede di porco. Il comisano ha denunciato l’episodio, che ha portato il tunisino al tribunale con un rinvio a giudizio previsto a marzo. L’immigrato ha anche preteso che l’uomo rimettesse la querela, altrimenti gli avrebbe incendiato la casa: Questo specifico fatto è solo l’inizio di una lunga serie di minacce e vessazioni subite dal proprietario della casa, che ha rivendicato il legittimo pagamento dell’affitto, e di un tunisino che si è fatto spalleggiare da parenti e connazionali nel tentare di aggredire il comisano e i poliziotti. Questi ultimi sono intervenuti ieri intorno alle 15 dove hanno trovato Kalleal litigare con il comisano; l’immigrato poi ha dato uno schiaffo ad uno degli agenti, facendogli cadere gli occhiali da vista e mentre il poliziotto si è chinato per raccoglierli, Kalleal lo ha colpito con una ginocchiata alle spalle.

Nel frattempo sono arrivati sul luogo altri extracomunitari, tra cui la moglie e il cognato del tunisino. La donna, incinta, ha inscenato un malore dopo avere visto il marito in manette ma la reazioni è stata studiata per temporeggiare, cosicchè sul posto arrivassero altri connazionali nel tentativo di fare desistere, secondo la signora,  gli agenti dall’arresto di Kellal.

La polizia intanto ha condotto in commissariato sia il tunisino che il proprietario della casa e quest’ultimo ha raccontato una lunga lista di episodi che lo hanno visto vittima.

Il proprietario ha raccontato che il locatario lo aveva chiamato circa 20 giorni fa riferendogli che aveva trovato un’altra abitazione a Comiso e che avrebbe lasciato la casa di Via Solferino. Kalleal inoltre pretendeva la remissione della querela  ma il proprietario, non volendo scendere a compromessi, non ha ritirato quanto chiesto e sono partite le minacce.

Il tunisino quando ha lasciato la casa  ha rubato il frigorifero;  il proprietario ha fatto sostituire la serratura; l’immigrato lo ha minacciato di incendiare l’abitazione:  ” GUARDA CHE HO SFONDATO LA PORTA DI CASA, MI SONO RISTABILITO A CASA TUA E ANDRO’ VIA SOLO DOPO CHE HAI RITIRATO LA QUERELA, SE NON LA FAI TI BRUCIO LA CASA” e poi ancora” SE NON RITIRI LA QUERELA TI BRUCIO LA CASA”!

Il tunisino, davanti all’abitazione di via Solferino,  in seguito lo ha minacciato, mimando il gesto del taglio della gola.

Kalleal è stato arrestato per il reato di resistenza e violenza nei confronti dei poliziotti e inoltre, risponderà anche del reato di estorsione e minacce gravi avendo più volte “avvisato” la vittima di ritirare la querela e qualora questi non l’avesse fatto, avrebbe occupato nuovamente l’abitazione che aveva lasciato e l’avrebbe bruciata, il tutto per procurarsi l’immunità nel procedimento penale in corso fissato in data marzo 2015, dando corso alla minacce, forzando l’ingresso e occupando l’abitazione.

L’uomo dopo le formalità è stato condotto in regime di arresti domiciliari.

Viviana Sammito