Presunto avvelenamento di quattro cani di grossa taglia. Attivate tutte le procedure previste dalle normative. Dichiarazioni del sindaco di Comiso.

“Venerdì 19 aprile, di pomeriggio – spiega il primo Cittadino- la Polizia Locale è stata allertata circa il ritrovamento di alcuni cani di grossa taglia, verosimilmente randagi e privi di microchip, come verificato dagli stessi agenti, vittime di un presunto avvelenamento. Gli agenti, recatisi immediatamente sul luogo accompagnati da una volontaria, hanno trovato le carcasse di quattro cani ed uno in gravi condizioni che, immediatamente traferito presso un ambulatorio veterinario, pare sia in lenta ripresa, come ci riferiscono. Quindi – ancora Maria Rita Schembari – è stato disposto nell’immediato di interrare le quattro carcasse in apposita area comunale e di procedere alla bonifica dell’area del ritrovamento. Contemporaneamente, il Comandante della Polizia Locale ha provveduto con le proprie specifiche attività di indagine, inviando alla Procura della Repubblica di Ragusa gli atti consequenziali a carico di ignoti, per l’ipotesi di reato di cui all’art. 544 bis del Codice Penale, contro “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”. Mi amareggiano questi episodi che stigmatizziamo con forza e che sono indice di una profonda mancanza di sensibilità. Per quanto concerne le competenze che ci appartengono – conclude il sindaco -, abbiamo già messo in moto tutto ciò che va fatto e saremo sempre operativi anche su questa problematica grazie anche a tutti gli uffici di Polizia Locale, agli uffici ambiente del Comune e ai volontari che sul fenomeno del randagismo danno un contributo fondamentale”.

Gaetano Gaglio – Lista Spiga & Gaetano Scollo – Partito Democratico: “Assurdo atto barbarico a Pedalino: avvelenati quattro randagi appartenenti a un branco diverse volte segnalato in passato. Bisogna dire basta all’inciviltà e intervenire prontamente per evitare il ripetersi di altri atti del genere.

Da mesi a Pedalino era stato segnalato un branco potenzialmente pericoloso per l’incolumità dei cani padronali portati a passeggio e per i cittadini che potevano imbattersi nei randagi transitando nelle vicinanze dell’area in cui gli esemplari erano stanziali.

La situazione era nota ed il mancato intervento a seguito delle segnalazioni aveva portato il segretario del Partito Democratico a presentare persino una interrogazione consiliare per avere chiarimenti su come l’Amministrazione Comunale volesse intervenire e con quale tempistica.

Venerdì scorso qualcuno pare abbia deciso di “risolvere” il problema con il più efferato degli atti barbarici e incivili, l’avvelenamento dei randagi. Quattro cani sono morti e uno è in cura, nella speranza si possa salvare.

Si tratta di un episodio gravissimo che deve essere denunciato e stigmatizzato con forza: il problema del randagismo non si risolve uccidendo i randagi, ma intervenendo con gli strumenti di legge e con iniziative di messa in sicurezza del territorio e dei cani. Chi si macchia di questi atti deve essere perseguito e costretto a rispondere alla giustizia.

All’Amministrazione Comunale chiediamo di assicurarsi che la bonifica dell’area teatro dell’avvelenamento avvenga immediatamente, che siano fatte tutte le denunce del caso e che si intervenga tempestivamente sulle situazioni di rischio per prevenire altri atti sconsiderati a cui nessuno dovrebbe mai più assistere.

A breve convocheremo la Commissione di Studio sul randagismo e la tutela del benessere animale, di recente istituzione proprio su nostra iniziativa, per avviarne immediatamente i lavori.”