Messa in sicurezza e regimentazione delle acque in via Papa Giovanni XXIII a Comiso. Finanziato il progetto per un importo di 5 milioni di euro. 




“E’ con immensa felicità – dichiara la sindaca Maria Rita Schembari –  che oggi posso dare questa notizia alla mia città. Il finanziamento che ha ricevuto il Comune di Comiso, pari a un importo di 5 milioni di euro, è un sogno che diventa realtà e che rende giustizia a quelle persone che, a causa delle forti piene che insistono in quella via, non a caso detta in dialetto “a strata ra cina”, hanno perso la vita. Per anni infatti – il torrente Cucca il cui greto insiste proprio nella via in questione, ha mietuto vittime, creato enormi disagi ai residenti e arrecato danni ingenti. Anch’io – continua Schembari – sono stata testimone nel tempo, delle diverse alluvioni che devastavano le case, entrando da una parte ed uscendo dall’altra, allagando l’interno delle abitazioni, a volte portando via vite umane. E sono ancora più felice nel dare questa notizia – conclude Maria Rita Schembari – perché l’amministrazione di cui mi onoro essere rappresentante, è riuscita a dare giusto epilogo ad un progetto di cui si parlava addirittura dagli anni ’70. Ringrazio di cuore il mio vice sindaco, e tutto l’ufficio tecnico del Comune, con in testa il capo area, l’ing. Nunzio Micieli”.




“Una promessa fatta alla città in campagna elettorale  e mantenuta – aggiunge Roberto Cassibba – grazie al lavoro messo in campo non appena ci siamo insediati. Si tratta di un finanziamento del Ministero degli Interni che siamo riusciti ad aggredire grazie al decreto n. 229, comma 139 anno 2022 che riguarda i lavori per mitigare il rischio idrogeologico, che a Comiso è di livello R4, cioè il massimo, e la regimentazione delle acque meteoriche e superficiali. Inoltre – ancora il vice sindaco – sin da subito il comune si è dotato di un progetto di fattibilità della via Papa Giovanni, realizzato dall’arch. Tirone, tecnico comunale. Abbiamo sempre avuto ben chiara la visione di una città a misura d’uomo – conclude Roberto Cassibba – ed abbiamo da sempre saputo quali siano i tempi tecnici e gli atti necessari per realizzare un’opera pubblica specialmente di siffatta portata. Proprio per questo motivo la nostra opera amministrativa è cominciata l’indomani dall’insediamento dell’amministrazione Schembari per questa e per altre opere che nei prossimi mesi vedranno la luce”.