Celebrati i funerali del Preside Cesare Lazzari. Sul ritardo dei soccorsi causati dall’auto in divieto di sosta è ancora polemica
- 13 Agosto 2019 - 20:51
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Sono stati celebrati nella chiesa di San Cassiano a Vico, i funerali di Cesare Lazzari, il preside dell’istituto Carrara-Nottolini-Busdraghi soccorso la settimana scorsa nel mare di Sampieri, morto qualche ora dopo a Catania.
Alle 9:30 di questa mattina la salma è stata esposta nella chiesa di San Cassiano a Vico, frazione dove Lazzari abitava; alle 11 un rosario e nel pomeriggio, alle 17 i funerali.
E pare non spegnersi la polemica sulla questione dei soccorsi prestati al professor Lazzari, l’intervento dei sanitari arrivati a bordo dell’ambulanza sarebbero stati ritardati infatti in maniera seria da un’auto parcheggiata in maniera non consentita. Su questo punto anche la redazione de Il Tirreno, come confermano i colleghi della redazione, ha contattato uno dei bagnini degli stabilimenti attigui alla spiaggia libera dove si trovava Lazzari, che conferma questa ricostruzione.
In sostanza, una volta che dalla spiaggia i bagnanti si sono accorti che Lazzari era in difficoltà, immediatamente è stato chiamato il 118 regionale della Sicilia. La centrale operativa ha subito inviato un’ambulanza partita dalla vicina località di Cava D’Aliga. Ma una volta che il mezzo è arrivato davanti all’imbocco della stradina che costeggia la pineta e permette di raggiungere la spiaggia di Sampieri si è dovuta fermare: davanti al cancello, infatti, aveva parcheggiato un Suv che bloccava l’accesso.
A quel punto il personale dell’ambulanza ha dovuto incamminarsi con tutto il materiale. Sono stati poi i sanitari a far partire la chiamata alla centrale operativa per far intervenire l’elisoccorso, che atterrato in spiaggia, ha poi trasferito il Dirigente scolastico a Catania.
Sulla spiaggia le manovre di rianimazione sono andate avanti per quasi un’ora, iniziate sin da quando il corpo è stato riportato a riva.
Difficile, se non impossibile, trarre conclusioni su una maggior possibilità di Lazzari di essere salvato, se i soccorsi non avessero avuto questo impedimento. Le condizioni del preside dell’Itc, infatti, sono apparse subito gravissime, anche a causa della molta acqua ingerita mentre ancora si trovava in mare.
«Certo è – ha raccontato ancora il testimone alla redazione del Il tirreno – che nessuno si è fatto avanti per spostare il Suv, nonostante l’ambulanza stesse suonando le sirene a ripetizione. Da quanto ne so, nel tardo pomeriggio la macchina non c’era più e nessuno ha visto chi fosse il proprietario».
Come si può leggere inoltre in alcuni commenti sulla pagina FB di novetv, all’indomani la stessa auto si trovava nello stesso posto.
A Sampieri c’è insomma chi sfida le istituzioni, infatti gli automobilisti continuano a sostare dove è vietato, nonostante vi sia il rischio anche di rimozione del mezzo.
Tornando ai funerali, tutta la comunità si è stretta attorno alla famiglia di Lazzari, preside dell’Istituto Carrara-Nottolini-Busdraghi, nel corso dell’ultimo anno scolastico aveva avuto anche la reggenza dell’Istituto comprensivo di Bagni di Lucca.
Nato a Lucca, diplomato al liceo scientifico “Vallisneri” e laureato in fisica all’università di Pisa, Lazzari era stato docente di matematica e fisica proprio al Vallisneri, nel 1993-1994, prima di passare a insegnare le stesse materie, fino al 2012, al liceo scientifico Majorana di Capannori. Era poi diventato dirigente scolastico, andando a dirigere l’Istituto comprensivo “Giuseppe Mazzini” di Livorno. Il ritorno a Lucca, alla guida di Itc, geometri ed agrario, era avvenuto il 1° settembre del 2015.
Lazzari era stato sotto i riflettori lo scorso anno dopo lo scoppio del caso dei bulli dell’Itc Carrara: sotto la sua direzione gli organi collegiali della scuola avevano deciso le misure disciplinari nei confronti del gruppetto di ragazzi che aveva vessato un docente.
Si ringrazia la redazione de Il Tirreno