CAMMINANDO

Tutta questa gente,
tanta cupa solitudine,
tutte queste stelle descrivono
un lento gioco di luci,
eppure tanto buio
come barriera invalicabile.
Cammino indeciso,
aggrappato ai pensieri,
fra cose animate
dalle effigi precise;
mi porto a spasso
un corpo che disarma
in vestiti che risuonano
la nuda vastità dell’anima:
ricerco una dimensione
ed un volto inconsueto.
Scopro solo che
non ho qualcuno,
mi manca sempre qualcosa,
m’avanza sempre un sogno.

Gianni Rossini

TRATTO DALLA PUBBLICAZIONE TORMENTI D’AMORE DEI MIEI VENT’ANNI