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Da alcuni giorni riflettevo sull’attrattiva che i libri hanno su di me, una misteriosa forza ipnotica che si accende ogni volta che metto piede in una libreria o in un luogo pieno di libri. Allora ho pensato di  stilare una lista della libreria che vorrei, o che desidererei avere come lettore. Eccola:

1)      Iniziamo dalla facciata: deve essere semplice ma invitante e ci vorrebbe una bella e grande (e linda) vetrata che mostri gli ultimi stronz-seller libri che il libraio stesso ha scelto, senza farsi influenzare dalle stronz dai best seller strombazzati in tv o sul web. Poi metterei anche delle piante e dei fiori, ma anche un paio di tavolini con libri usati o scontati che i clienti possono sfogliare prima di entrare in libreria.

2)      Chi può entrare in libreria? Beh, io farei entrare gnomi, draghi, fate, autori, lettori, cani e gatti.

3)      Accoglienza: il libraio, prima di tutto, deve essere un lettore appassionato e che ti consiglia con piacere e competenza. Ricordati che quando entri in una libreria non sei tu a scegliere un libro ma è il libro che sceglie te, lettore.

4)      Simpatia: eh già, un vero lettore deve sentirsi a proprio agio, quindi, se la libreria lo permette, metterei delle poltrone comode per meglio sfogliare i libri, dei tavolini con caramelle e segnalibri; permetterei inoltre di trovare facilmente il genere narrativo che prediligo in semplici scaffali, preferibilmente in legno, suddivisi per autore o genere narrativo.

5)      E perché non mettere, dove possibile, un angolo bar? Ah come andrei volentieri in una libreria dove potrei sfogliare un libro sorseggiando una calda cioccolata calda!

6)      Bambini: un angolo per loro è vitale, e quell’angolo lo colorerei molto. E’ importante trasmettere ai nostri figli o nipoti l’amore per la lettura, quindi aggiungerei anche dei cartonati coi loro personaggi preferiti, io ad esempio ci vedrei Asterix e Obelix, e organizzerei dei reading (letture) di fiabe e racconti che li lascino affascinati.

7)      Amore: eh già, nel senso più ampio del termine. Un’ autentica libreria dovrebbe trasmettere amore: per cosa? Per la cultura prima di tutto; un amore che accoglie, che non ha pregiudizi (questo ricade anche nella scelta dei libri da parte del libraio, cioè non dovrebbe schierarsi politicamente o religiosamente ecc.), che accetta tutte le diversità. E poi, diciamocelo francamente, un libraio o una libraia che sorride è sempre una cosa piacevole, no?

8)      Che sia una libreria indipendente. Ma questo forse si era già capito, vero?

9)      Qualità: questo è importante; un bravo libraio sa quali libri scegliere e cerca di mantenere un’ottima bibliodiversità, non si adegua a vendere solo quei libri bombardati di pubblicità, ma sceglie con criterio e amore secondo i suoi gusti (o quelli dei  suoi clienti). E poi, diciamocelo, quanto è bello scoprire libri che da soli non avremmo scelto mai!

10)  Ultimo consiglio: nella libreria che desidererei farei nascere un gruppo di lettura[1], di modo che tale gruppo renda ancora più preziosa ed interessante quella libreria, dove ci si possa confrontare e dove si possa condividere assieme la nostra sfrenata passione per la lettura e la conoscenza.

Bene, e tu hai altri suggerimenti sulla libreria ideale? Sì? Non attendo altro che i tuoi commenti qua sotto. E buone letture!

 

Francesco Camagna

 


[1] Proprio a Scicli ne è nato uno quasi un anno fa, ed è attualmente ospitato dalla Libreria Ammatuna. Per chi volesse unirsi, ecco il link alla pagina ufficiale Facebook: http://www.facebook.com/gruppolettura.scicli (questo mese stiamo leggendo il romanzo fantasy “Flatlandia” del Reverendo Edwin A. Abbott)