“L’annegamento di un ragazzo di 17 anni del Ghana, sbarcato a Pozzallo ed attualmente ospite in una struttura di accoglienza di Modica, ha rattristato la comunità pozzallese”. Così il sindaco di Pozzallo, Robero Ammatuna, che aggiunge: “Mentre si sta ricostruendo la dinamica del triste avvenimento, avvenuto stamane nella spiaggia Raganzino,  si assiste impotenti a quest’ennesimo strazio nei confronti di chi scappa dalla propria terra in cerca di un futuro migliore, trovando invece la morte. L’Amministrazione Comunale – conclude il Sindaco – si fa interprete di questo dolore, piangendo una giovane vita tragicamente spezzata”.

Il giovane si chiamava Stephen, aveva 17 anni. Non è ancora chiaro cosa è accaduto. Quello che però è certo (e che non abbiamo riportato nel precedente articolo), è che i soccorsi hanno fatto di tutto per provare a rianimare il ragazzo che è stato  a riva da alcune persone presenti che hanno avviato subito un massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo del 118.

Una persona che era sul posto e che ha tentato di salvare la vita al giovane racconta:  “Non appena sono arrivati gli operatori hanno attivato tutti i protocolli che si applicano in questi casi, chiedendo anche la collaborazione di noi che avevamo dato il primo soccorso. Hanno fatto di tutto.




Siamo rimasti su Stephen per circa 40 minuti sperando che quel cuore ripartisse. Davanti avevano un essere umano,un ragazzino trattato come fosse un loro figlio. Tengo a dire questo perche’ nei momenti di bisogno ci rendiamo conto che in realtà noi Italiani siamo generosi, altruisti, non ci fermiamo nemmeno un secondo a pensare se c’e’ qualcuno che ha bisogno di aiuto….ed e’ questo che non dobbiamo mai dimenticarci.

R.I.P. in pace ragazzo…ti assicuro che ce l’abbiamo messa tutta“.