Del. C.C. n. 63ANFFAS Modica esprime «soddisfazione per l’approvazione dell’adesione del Comune di Scicli alla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che pone la questione della agibilità a beneficio delle persone con disabilità, abbattimento delle barriere architettoniche soprattutto nei centro storici, e una serie di garanzie per evitare che i diritti delle persone con disabilità rimangano solo sterili enunciazioni se non accompagnate da adeguate politiche ed efficaci strumentazioni di garanzie e di controllo. L’adesione fu già formalizzata dal Comune di Modica il 3 dicembre 2012».

«Per il distretto socio sanitario n° 45 mancano all’appello Pozzallo e Ispica –ha detto Giovanni Provvidenza, presidente dell’Anffas– si attende che qualcosa si muova e nel frattempo che fine hanno fatto i servizi che dovrebbero essere garantiti in provincia? Ci giunge voce che dovrebbe partire a metà ottobre il servizio di trasporto scolastico per gli alunni disabili delle scuole superiori. Non ci sono fondi, si dice dovrebbe arrivare qualcosa, ma nulla di ufficiale. Dopo gli incontri in provincia e con il Prefetto non sappiamo più quali strade percorrere.

Ci sentiamo abbandonati, soprattutto da parte da chi dovrebbe rappresentarci e dagli onorevoli.

I genitori sono esasperati, molte famiglie hanno manifestato l’intenzione di agire per vie legali perché i diritti dei ragazzi non vengono garantiti, e si pensa anche ad organizzare una manifestazione. Per quanto riguarda la città di Modica sappiamo che il sindaco ha espresso la volontà di incontrare i genitori dei ragazzi disabili che si trovano in difficoltà. C’è confronto e apertura con l’assessore ai Servizi sociali Rita Floridia che ci ha garantito disponibilità e ci auguriamo venga garantito il massimo impegno per venire incontro alle esigenze di tanti genitori».

«Il Comune ha fatto un grande sforzo garantendo, per quest’anno, il servizio igienico personale, per le scuole elementari e medie, al 50%.

Un servizio che, come da norme, deve essere garantito dai collaboratori scolastici. –ha detto Floridia– Purtroppo molti genitori hanno lamentato il fatto che i bidelli nonostante siano pagati per svolgere anche queste mansioni si rifiutano di eseguirle e così abbiamo voluto rendere meno traumatico il passaggio prestando per metà il servizio. Stiamo organizzando un incontro, per i prossimi giorni, con i dirigenti scolastici per sensibilizzarli alla problematica e invitarli a vigilare. Abbiamo cercato anche di farci portavoce dei disagi dei genitori dei ragazzi disabili delle superiori con la provincia per il mancato avvio dei servizi e continueremo a tenere la situazione sotto osservazione».