La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro oltre 5.700 Kg. di G.p.l. contenuti in bombole e 380 recipienti tra vuoti e pieni. Il responsabile, C.D. di Acate, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa. L’intero quantitativo detenuto illegalmente è stato sequestrato secondo le direttive del Sostituto Procuratore Federica Messina.

Nel corso di controlli finalizzati al rispetto della normativa in materia di accise nella cittadina di Acate, i finanzieri hanno eseguito un controllo presso un negozio di elettrodomestici che svolge, tra l’altro, anche commercio di G.p.l. in bombole.

La tecnica del titolare è stata il miglior richiamo per i finanzieri: i militari hanno infatti notato una decina di bombole esposte sul marciapiede antistante il negozio, alla mercè dei passanti. All’atto dell’accesso presso l’attività, il negoziante ha esposto una licenza di detenzione di G.p.l. ai fini di vendita, sostenendo di essere in regola con i quantitativi massimi imposti dalla legge. L’autorizzazione era valida per non più di 1.000 kg di G.p.l. in bombole. Considerato l’esiguo quantitativo rinvenuto sul marciapiede, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno ispezionato rapidamente i luoghi, scoprendo altre 85 bombole collocate alla rinfusa in un giardinetto nelle immediate vicinanze del negozio, sempre di pertinenza del titolare del punto vendita. Questa piccola area, non contemplata nell’autorizzazione esposta dal rivenditore, era stata adibita abusivamente a deposito a cielo aperto in pieno centro cittadino.

Successivamente il titolare ha poi mostrato il deposito autorizzato, ovvero l’unico luogo in cui egli stesso poteva stoccare le bombole di g.p.l.

Il sito si trovava in effetti a qualche centinaia di metri dal negozio. Si trattava di un cortile recintato, su una superficie di 100 metri circa, dove era stato costruito un gabbiotto di cemento. Questa piccola costruzione era l’unico luogo dove il negoziante avrebbe potuto custodire delle bombole di G.p.l. Al contrario lì dentro ne custodiva appena 19 e fuori, nel cortile, altre 242.

Evidenti le violazioni delle leggi vigenti, non solo per il superamento del limite imposto per la detenzione di G.p.l., ma soprattutto per la costituzione, in pieno centro cittadino, di un deposito abusivo nel giardinetto presso la propria attività.

Per svolgere le consegne a domicilio, il negoziante si serviva di un camioncino con cassone, anch’esso in quel momento pieno di bombole.

I controlli della Guardia di Finanza nello specifico settore sono diretti a tutelare le entrate dello Stato la libera concorrenza e soprattutto la salute dei cittadini.

E’ infatti fondamentale lo scrupoloso controllo del rispetto dei limiti da parte dei rivenditori. Nella maggior parte dei casi, le attività di rivendita di bombole di G.p.l. sono ubicate nei centri urbani e la spregiudicatezza di taluno dei rivenditori potrebbe causare danni considerevoli all’intera popolazione.