A Bari il corso Nazionale di formazione per incontinenza e stomia
- 1 Ottobre 2017 - 5:20
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Nei giorni 15 e 16 settembre 2017, nella sede Nazionale di Bari AI.stom/ Fincopp, invitati dal Presidente Nazionale AI.stom/Fincopp Cav. Francesco Diomede, rappresentanti di varie ragioni d’Italia, nell’ambito del potenziamento della rete di referenti regionali, sono stati presenti al corso Nazionale di formazione per incontinenza e stomia, aperto ai Dirigenti Associativi Aistom/Fincopp e rappresentanti le linee verdi delle maggiori case fornitrici di presidi per incontinenti-stomizzati (ileo-colon-uro, persone allettate per vari motivi) che necessitano di presidi idonei alla loro condizione (pannoloni, traverse, cateteri etc.).
Oltre la formazione è stata un’occasione di confronto tra i vari rappresentanti delle varie regioni sui vari problemi che nelle diverse realtà regionali si riscontrano.
“Abbiamo avuto modo di conoscere molti dei componenti del direttivo nazionale – racconto Nino Castronuovo -. Oltre al Presidente anche il vice Presidente avv.to Marcello Stefani, la Dott.ssa Maddalena Strippoli segretaria di Presidenza e tesoriera, la segretaria tesoriera dell’AIstom Maria Depasquale e altri componenti il Direttivo Aistom, le cortesi e disponibilissime signore della segreteria. Oltre a me – ci racconta ancora Nino Castronuovo -, al corso era presente anche la Dott.ssa Mimma Fobert di Messina. L’essere divenuti referenti Fincopp ci carica di responsabilità, chiamati a confrontarci e spesso anche scontrarci con i vertici delle varie Asp, a volte insensibili alle problematiche dei pazienti con problemi al pavimento pelvico.
C’è in me – afferma ancora Castronuovo – l’intenzione la volontà e la determinazione a difendere le persone più deboli, già fortemente provate e spesso in maniera molto grave da malattie invalidanti. Vengano riconosciuti i diritti di queste persone e distribuiti i presidi loro prescritti mantenendo la libera scelta come sancito dal DM.332 del 27 agosto 1999; il mancato rispetto di tali norme di chi preposto a farle rispettare comporta altresì la violazione degli artt. 2, 3, 24 , 32 della Costituzione” – conclude Castronuovo.