Salvatore Licitra non cè l’ha fatta.

Al tenore quarantatreenne, è stata accertata la morte cerebrale stamane dai medici del reparto di rianimazione del Garibaldi di Catania, dove era ricoverato da nove giorni, dalla sera del 27 agosto scorso, a causa di un incidente avuto a Donnalucata, frazione di Scicli, a bordo della sua Vespa, con il quale viaggiava anche la compagna del tenore, una ragazza cinese di 29 anni, rimasta per fortuna quasi illesa grazie anche al casco che indossava, al contrario invece del fidanzato.

Per Licitra invece, le condizioni sono apparse subito gravi, aveva subìto un gravissimo trauma cranico e toracico.

Trasportato dapprima all’ospedale di Modica, era subito stato trasferito al reparto di rianimazione del Garibaldi di Catania e sottoposto ad intervento, ma Salvatore Licitra non si è mai svegliato dal coma, da qui l’epilogo di stamane.

Ecco quanto si legge nel comunicato stampa diramato dall’ospedale:

-Gli esami clinici e il tracciato elettroencefalografico eseguiti sul tenore Salvatore Licitra alle 9.00 di stamane hanno mostrato la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo, aggiungendo che il collegio medico ha iniziato il periodo di osservazione, della durata di sei ore, previsto dalla legge per certificare la morte. Rispettando la volontà del tenore, i familiari hanno concesso l’autorizzazione al prelievo di organi a scopo di trapianto. Licitra il 27 agosto scorso, è rimasto vittima, mentre guidava una moto, di un incidente, subendo un gravissimo trauma cranico e toracico. Trasportato dapprima nell’Ospedale di Modica, era stato in seguito trasferito alla Rianimazione «Antonella Caruso» dell’Ospedale Garibaldi-Centro di Catania, dove era stato sottoposto dal dott. Salvatore Cicero, ad un intervento neurochirurgico per svuotamento di ematoma subdurale e a craniectomia decompressiva. «Le condizioni cliniche, seguite dall’equipe di rianimatori del dott. Sergio Pintaudi hanno sempre mostrato un carattere evolutivo in senso negativo, sino al determinarsi della cessazione di tutte le funzioni cerebrali.

Salvatore Licitra è originario di Acate, era tornato dopo anni in territorio ibleo per trascorrere un periodo di vacanza in attesa di ricevere il premio Ragusani nel mondo, che gli doveva essere consegnato a Ragusa sabato 3 settembre, premio che ha ritirato il fratello Fabio.
I genitori hanno deciso di donare gli organi del figlio, il prelievo sarà eseguito domani mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania.

Queste le parole della madre Paola Licitra, che accompagnano l’autorizzazione dell’espianto degli organi del tenore, per mano del dottor Sergio Pintaudi, primario del reparto di rianimazione del nosocomio catanese: «Mio figlio ha avuto il dono del belcanto che lo ha fatto grande in tutto il mondo. Chi lo ha conosciuto sa bene quanto generoso sia stato sempre. Questo atto adesso lo rende testimone straordinario della sua umanità, che mette a disposizione di chi soffre».

La camera ardente dove sarà trasportato il corpo del grande tenore Salvatore Licitra sarà il teatro “Massimo Bellini” di Catania.