Gentile Redazione

È morto nostro padre, B.G., e anche da morto ha dovuto attendere.

Attendere …per essere sepolto.

I fatti.Venerdì 9 settembre 2011 alle ore 14,30 papà è morto, mentre si trovava presso l’ospedale di Modica (al reparto OSPIS) e qui iniziano i primi problemi perché la salma, che doveva essere trasportata al domicilio la mattina susseguente alle ore 9, arriva a destinazione alle ore 12.45: non era stato possibile avere le autorizzazioni necessarie per la mancanza della firma del medico responsabile…

Burocrazia, ma capita anche questo…

Nel frattempo è stata contattata una agenzia di pompe funebri e ci è stato comunicato che la tumulazione sarebbe avvenuta alle 16. Va bene, in quei momenti ogni attesa sembra un secolo, ma ci stava bene.

Ma appena giunti al Cimitero ci avvisano che la sepoltura viene spostata …a martedì 13 settembre (4 giorni dopo!) perché –ci dicono– la ditta appaltatrice era impossibilitata ad effettuare lo scavo…

Immaginate le conseguenze il disagio per molti parenti arrivati da lontano: aerei, lavoro, permessi…

Abbiamo cercato di protestare, ma alla fine abbiamo cercato di organizzarci.

Ed eccoci oggi, martedì, appunto: alle ore 8 in punto ci rechiamo al Cimitero, dove continua il nostro calvario.

Con diverse scusanti si rimanda la sepoltura di ora in ora, sin dopo mezzogiorno.

Alla fine, dopo che già alcuni parenti erano andati via (gli impegni non si possono demandare all’infinito), ed era andata via persino nostra sorella (in gravidanza) è arrivato quel mezzo meccanico che doveva fare la buca.

Ma sfortunatamente si accorgono che …era più grande del dovuto, e  quindi si è dovuto attendere un altro mezzo ancora, che finalmente ha scavato quella benedetta buca, alla presenza di noi soltanto (gli altri erano dovuti andare via). Erano le 13.

Non l’abbiamo presa certo bene quando abbiamo saputo che tutto questo trambusto è stato causato dal responsabile del Comune, che si è scusato dicendo che “si era dimenticato di avvisare la ditta che doveva effettuare il lavoro e che nel frattempo erano passati solo tre giorni” (solo 3?).

Giustificazioni? (scuse? bugie?): mezzo rotto, oppure impegnato in una riparazione urgente di metano, o capo cantiere che non ha riferito l’orario all’operatore. Queste cose abbiamo dovuto sentire, mentre il nostro dolore per la perdita del caro papà si alternava alla rabbia di questa assurda attesa.

Per seppellire nostro padre in tempo ci voleva il commissario Montalbano, o bastava fare una telefonata al responsabile comunale, che fra l’altro sarebbe dovuto essere reperibile fin da sabato?

Lettera firmata (dai figli)

***Giriamo la lettera al sindaco e al responsabile, perché questi amici possano avere una risposta certa: è normale che queste cose avvengano?

La Redazione

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