Chi può accedere alle agevolazioni del decreto “cura Italia”? Come fare? Sono tanti i dubbi e le perplessità degli imprenditori e dei lavoratori autonomi riguardo le misure del governo a sostegno delle imprese. Per cercare di fare chiarezza, il presidente dell’ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Ragusa, Maurizio Attinelli, risponde ad alcune delle domande che più frequentemente vengono poste in questi giorni dagli imprenditori. Doveroso puntualizzare che il Decreto traccia una strada, ma le istruzioni precise dovranno essere diramate dall’INPS.

1)  Cosa si deve fare per ottenere l’una tantum di 600 euro?

 Il Decreto prevede espressamente che al fine dell’ottenimento del contributo di 600 euro si debba inoltrare un’apposita domanda all’INPS.

2)  Quando e come si deve presentare domanda all’INPS?

Questo è il primo, amletico dubbio. Non sono ancora state rese note le modalità per presentare la richiesta, quindi non esiste la modulistica. Non conoscendo la modulistica, è evidente che non è neppure noto quali elementi dovranno essere comunicati all’Istituto Nazionale di Previdenza sociale, ma è possibile immaginarli: dati anagrafici, numero di iscrizione, dichiarazione di possesso dei diversi requisiti di accesso al beneficio a seconda della categoria di appartenenza, assenza delle cause ostative previste caso per caso. Dal testo emerge, inoltre, che non rileva il reddito, né la presenza o meno di danni documentati o autocertificati derivanti dall’emergenza Covid. Potrebbe essere richiesto un conto corrente per l’accredito della somma, che tuttavia potrebbe anche essere richiesto in un secondo momento, dopo l’accoglimento dell’istanza.

Chiaramente, non è altrettanto noto a partire da quando e fino a quando potrà essere presentata domanda, ma è pressoché certo che si tratterà di domanda telematica. Sul punto potrebbe risultare discriminante il possesso del PIN INPS, magari addirittura dispositivo, il ché si tradurrebbe in un grosso problema per i contribuenti non in possesso di accesso. È opportuno avvalersi del proprio Commercialista.

3)    È vero che ci sarà un “click day” e se non si arriva in tempo si perde il diritto?

Effettivamente l’ipotesi del “click day” è stata avanzata, e ha fatto scatenare una fortissima polemica. Successivamente, l’ipotesi è stata smentita. È comunque un dato di fatto che sono state stanziate somme specifiche, all’esaurimento delle quali le ulteriori domande non saranno soddisfatte.

4)    Avranno diritto all’una tantum i soci di società di persone?

A parere di chi scrive i soci di società artigiane e commercianti – nel rispetto dei requisiti richiesti, quali il non essere pensionati – hanno diritto all’indennità al pari dei titolari di ditte individuali. Quanto sopra poiché l’articolo Art. 28 – (Indennità lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago) fa riferimento appunto ai lavoratori autonomi, e non agli imprenditori, e men che meno ai titolari di partita IVA. Il requisito, quindi, è quello di essere iscritti; così come il socio di società si iscrive in qualità di lavoratore autonomo, parimenti ha diritto all’indennità.

Chiaramente, una conferma assoluta dell’interpretazione della norma fornita in questa sede si potrà avere solo nel momento in cui l’INPS diramerà le istruzioni operative.

5)   Avranno diritto all’una tantum i soci di società iscritti all’artigianato o al commercio ed anche alla gestione separata?

Fermo restando quando espresso al punto 4), non vi è dubbio che la contestuale iscrizione all’INPS gestione separata non costituisca causa ostativa. L’articolo 28, infatti, testualmente prevede “Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (assicurazione generale obbligatoria) non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.”

6)    Quando verrà erogata l’indennità?

Chiaramente, prima dovranno essere esperite le domande. Ipotizzando l’accoglimento, non è possibile in questa fase prevedere quando avverrà l’erogazione della somma in caso di accoglimento, poiché sul punto il Decreto non dispone nulla.

In conclusione, della tanto agognata “una tantum” conosciamo ancora veramente poco. Occorre pazientare ed attendere le istruzioni INPS, in assenza delle quali il contenuto del Decreto altro non è – dal punto di vista del Commercialista. Il consiglio nazionale dei ha presentato una lunga lista di modifiche ed integrazione a favore delle imprese e dei professionisti che vogliono affrontare questo periodo buio con uno sguardo al futuro.