Al termine di una lunga udienza in camera di consiglio, il gup del Tribunale, Claudio Maggioni, ha disposto il rinvio a giudizio davanti al Tribunale collegiale per il prossimo 6 dicembre di dodici indagati accusati di abuso d’ufficio. L’udienza di mercoledì è il frutto di un’indagine svolta dalla Digos della Polizia, sotto la direzione del procuratore capo Carmelo Petralia. Inchiesta che ha passato ai raggi x la gestione delle Opere Pie negli anni tra il 2006 e il 2007. A giudizio dodici persone accusate di abuso d’ufficio nell’ambito della gestione delle Ipab di Ragusa e Scicli. Per quanto riguarda l’Opera Pia “Criscione Lupis” di Ragusa, la Procura ha rilevato che l’ex commissario Nicolò La Barbera avrebbe commesso il reato per l’assunzione di Maria Rosy Iacono, Alberto Lo Savio e Lucia Cappuzzello. La prima assunta come “segretario-direttore”, il secondo come istruttore contabile e la terza come istruttore amministrativo. Tutti con contratti per cinque anni, stipulati nel maggio 2007. Accusa di abuso d’ufficio in concorso anche per l’ex commissario delle opere pie riunite di Ragusa e Scicli (Casa di Ospitalità Iblea e Busacca), Antonino Lo Savio. L’accusa riguarda la proroga dell’assunzione di quattro persone (Cicero Evelina, Laura Giuseppa Puzzo, Liliana Trovato e Salvatore Guarino), anche loro sotto processo a dicembre. Lo stesso Antonino Lo Savio è accusato d’abuso d’ufficio per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di tre persone all’opera Pia di Scicli. Si tratta di Silvio Galizia, al momento capogruppo del Pdl alla Provincia (segretario direttore), Angela Busacca (istruttore di segreteria) e Francesco Parisi (autista custode). I tre, secondo l’accusa, non avevano titolo a “partecipare ad alcuna progressione interna di tipo verticale, né di stabilizzazione, essendo previsto il pubblico concorso”, trattandosi di personale che era “assunto con contratto a tempo determinato”.

RTM