Da sabato si sono susseguite scosse di terremoto ma quella di ieri pomeriggio, che si è registrata alle 16,30, è stata la più forte. Magnitudo 4.6. Quella che sicuramente ha creato il panico e per fortuna nessun danno.

Altre sette sono state rilevate dall’Ingv nella stessa zona, fino alle 5.14 di questa mattina.  L’epicentro è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV tra le province di Ragusa e Siracusa ad una profondità di 4 Km.  I comuni entro i 20 chilometri dall’epicentro sono: Palazzolo Acreide (SR), Giarratana (RG), Buscemi (SR), Ragusa, Monterosso Almo (RG), Cassaro (SR), Chiaramonte Gulfi (RG), Modica (RG), Buccheri (SR), Ferla (SR), Canicattini Bagni (SR), Rosolini (SR), Noto (SR).

Oggi le scuole di Giarratana, dopo lo sciame sismico di ieri, sono rimaste chiuse  su disposizione del sindaco Bartolo Giaquinta per consentire ai tecnici comunali di verificare la staticità degli immobili. Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ieri ha chiuso, per precauzione, i 4 centri sociali della città, dov’era stata organizzata una festa. I vigili del fuoco e la protezione civile sono in stretto contatto per monitorare la situazione ed eventuali emergenze: non è stato effettuato alcun intervento di soccorso.

Lo sciame sismico dell’alba di oggi è soltanto l’ultimo di questi mesi, durante i quali se ne  sono registrati almeno 40.  Un terremoto 2.2 era stato registrato per Sant’Agata nel catanese; una scossa nello ionio il 30 gennaio; fra Palermo e Caltanissetta il 23 gennaio; alle isole Eolie il 21; un altro forte nel Siracusano il 13; nel Messinese il 5; a Pantelleria il 2 gennaio sena dimenticare il terremoto delle feste, quello del 20 dicembre che nel Palermitano che ha creato parecchio allarme soprattutto nei comuni della provincia e della fascia costiera.

Una lunga lista che in meno di due mesi ha creato tensione anche se gli esperti continuano a rassicurare sul fatto che diverse sono le faglie sotterranee che superano i confini di comuni, province e paesi e anche se localizzati in Sicilia sono classificabili diversamente fra loro, soprattutto per quanto riguarda il Palermitano e l’area orientale dell’isola.

I sindaci dei comuni iblei hanno disposto, già da ieri pomeriggio,l’operatività del presidio della protezione civile. A Modica è al palazzo Azasi. Sono  state attivate le squadre del presidio territoriale per un monitoraggio dell’intero territorio e in particolare sono stati predisposti controlli nei punti critici, anche con la Polizia Municipale.

Sono stati chiusi, per precauzione, ieri sera i quattro centri sociali dov’era in programma la festa di Carnevale. Il sindaco, Ignazio Abbate, ha invitato a non  creare allarmismi ed ha altresì indicato, in caso di forte scossa e di abbandono degli edifici, i punti di raccolta. Sono 15, distribuiti nei cinque punti della città.

SACRO CUORE

– Campo Caitina:

– Stadio V.Barone

– Area artigianale C/da Michelica

– Piazzale tribunale

CENTRO STORICO:

– Mercato ortofrutticolo viale medaglie d’oro

–  Piazzale Madonna delle Grazie

–  Ex foro Boario

–  Piazzale Falcone Borsellino

–  Piazzale Cimitero

MODICA ALTA:

– Piazza dei Martiri

– Palazzetto dello sport

– Piazza Gesù

MARINA DI MODICA

– Auditorium Via del Mare

FRIGINTINI:

– Piazza Gianforma

– Campo sportivo E.Tantillo

A Ragusa, il Dirigente Comune del servizio di Protezione Civile, architetto, Marcello Di Martino, ha verificato i punti critici del territorio comunale. “Dai sopralluoghi effettuati – ha spiegato – non è emerso alcun problema anche se continuiamo a monitorare detti punti critici  e stiamo procedendo ad effettuare altre verifiche tecniche”.

 

Viviana Sammito