AT SEA migrantsSono rimasti incastrati dalle immagini registrate con i telefoni a bordo del gommone e dalle testimonianze dei migranti. Sono stati identificati due scafisti, che sono stati fino al momento del soccorso  al timone: è un gambiano di 17 anni e un senegalese di 30 anni accusati di avere trasportato 230 migranti soccorsi dalla nave Open Arms. Il minorenne è stato denunciato mentre il secondo è stato ristretto nel carcere di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un marocchino pluripregiudicato, che era tra i passeggeri, è stato arrestato perché deve scontare 8mesi in carcere, era stato espulso dall’Italia per avere commesso diversi reati.

L’identificazione è avvenuta grazie al rilevamento delle impronte digitali che ha permesso di avere certezza delle sue generalità e per questo è stato condotto in carcere. Sono 76 i fermati nel 2017 con 6 minori; 200 i fermati lo scorso anno, di cui 29 minori.

Le forze dell’ordine stanno anche cercando di chiarire la dinamica dello sbarco fantasma avvenuto giovedì pomeriggio nella spiaggia di Randello dove sulla battigia è stato rinvenuto un barcone in legno di 6 metri e mezzo con le strisce bianche, rosse e blu e due motori fuori bordo. All’interno del natante la Capitaneria ha rinvenuto scarpe, buste di latte con le scritte in arabo e bottiglie d’acqua. Di bussola, telefono satellitare o documentari non c’era traccia. Dei migranti neanche l’ombra. L’imbarcazione, sotto sequestro,  è stata trasportata al porto di Scoglitti. Solo un ragazzino del Centro Africa è stato intercettato nelle campagne di Scoglitti dai carabinieri e trasferito nell’Hot Spot di Pozzallo per l’identificazione. Secondo la capitaneria di Porto nel barcone erano circa 12 migranti. Le dichiarazioni dell’immigrato intercettato potrebbe chiarire meglio i contorni di questo misterioso sbarco.